Oggi, lunedì 3 luglio 2023, sono state pronunciate le prime due condanne in tribunale a Lodi per il disastro ferroviario del Frecciarossa Milano – Salerno, avvenuto il 6 febbraio 2020. Il treno, viaggiando a 300 chilometri all’ora tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano, è deragliato, causando la morte di due macchinisti e gravi lesioni a diverse persone a bordo.

Le due condanne riguardano due operai di Rfi, l’azienda delle ferrovie italiane, che avevano installato un attuatore difettoso su uno scambio senza saperlo. Questo attuatore è stato considerato la causa del deragliamento. I due operai sono stati condannati a tre anni di reclusione tramite un processo abbreviato. Al contrario, un altro dipendente di Rfi, ritenuto responsabile della formazione dei due operai, è stato assolto.

Ci sono invece cinque persone che dovranno affrontare il processo, che inizierà il 9 febbraio a Lodi. Tra di loro c’è un operaio interinale di Alstom Ferroviaria, che nel giugno 2018 ha invertito due fili in una morsettiera durante la costruzione dell’attuatore che poi è finito a Livraga. Inoltre, è stato rinviato a giudizio l’operatore del banco di collaudo di Alstom, che non si è accorto del difetto di cablaggio, e due quadri di Alstom che erano responsabili dell’ingegneria di prodotto e delle procedure di assemblaggio durante quel periodo. Infine, è stato rinviato a giudizio anche un funzionario di Rfi, considerato competente per la regolazione delle procedure di manutenzione.

Questo tragico incidente ha portato alla morte di due persone e a lesioni gravi per una decina di passeggeri. Il processo che si aprirà a febbraio sarà un’occasione per fare luce su quanto accaduto e per stabilire le responsabilità di ciascuno degli imputati.

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