Gli speleologi che sono intervenuti a Fonteno raccontano la loro esperienza nella grotta Bueno Fonteno. Nonostante le condizioni fangose tipiche delle grotte di Bergamo e Brescia, la Bueno Fonteno si distingue per i suoi ambienti enormi, con cascate e saloni.

Ottavia Piana è stata appena recuperata dalla grotta con un elisoccorso a causa di una ferita alla gamba sinistra. Dopo 48 ore di operazioni, la squadra di soccorso può finalmente lasciare Fonteno, felice sia per aver salvato una vita sia per essere riuscita a rispettare i tempi prestabiliti. Le condizioni ambientali all’interno della grotta erano estreme: l’acqua cercava continuamente una via, c’era corrente d’aria, la temperatura non superava gli 8 gradi e l’umidità era molto alta. Nonostante tutto, Ottavia è stata collaborativa e lucida durante tutto il recupero.

La grotta Bueno Fonteno è un labirinto costruito su una sequenza di tratti meandriformi, orizzontali e verticali, alcuni dei quali molto stretti e difficili da attraversare. Per spostare la barella con Ottavia, sono state utilizzate corde, carrucole e anche la forza fisica. Nonostante le difficoltà, la grotta è eccezionale per le sue dimensioni e caratteristiche uniche, con cascate e saloni enormi. Le esplorazioni sono in corso dal 2006 e ancora ci sono diramazioni sconosciute da scoprire.

Ottavia e la sua squadra erano impegnate nell’esplorazione della grotta ogni settimana, facendo rilievi e trasmettendo i dati per studiarne la topografia interna. La grotta conta ben 35 chilometri di gallerie e continuamente vengono scoperti nuovi rami. La speleologia è affascinante perché si è sempre alla ricerca di qualcosa di mai esplorato prima.

In conclusione, l’intervento dei soccorritori nella grotta Bueno Fonteno è stato un successo nonostante le difficoltà ambientali e la complessità del percorso. La grotta si conferma un luogo unico e affascinante, che offre ancora molte opportunità di esplorazione e scoperta.

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