Una donna di Tavernerio è stata nuovamente ricoverata in ospedale a causa delle percosse inflitte dal figlio di 27 anni. Per mesi, la madre ha cercato di proteggerlo, minimizzando le presunte violenze subite, come schiaffi, pugni e morsi, che l’hanno portata più volte al pronto soccorso.

Ogni volta che si presentava dai medici, la donna affermava che non c’era malizia da parte del figlio, che le aveva fatto del male ma senza volerlo. Un fascicolo era stato chiuso in passato proprio perché, dopo il ricovero in ospedale, la madre aveva ritirato la denuncia.

È fondamentale che venga garantita la sicurezza e la protezione delle vittime di violenza domestica. In questi casi, le donne spesso cercano di proteggere i propri aggressori per motivi personali, familiari o di dipendenza affettiva. Tuttavia, è importante che queste persone ricevano il supporto necessario per uscire da una situazione di abuso.

Speriamo che questa donna possa ricevere l’aiuto di cui ha bisogno per rompere il ciclo di violenza e che il suo aggressore venga punito per le sue azioni. La violenza domestica non può e non deve essere giustificata o minimizzata. È un problema serio che richiede l’attenzione di tutti noi.

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