Tentato omicidio a Cinisello Balsamo: due arresti per rapina e aggressione

Il 7 luglio scorso, a Cinisello Balsamo, in viale Fulvio Testi, si è verificato un tentato omicidio. Dopo una segnalazione al numero di emergenza 112, è arrivata sul posto un’ambulanza che ha trovato un uomo gravemente ferito a martellate e coltellate. L’uomo è stato trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Una volta ripresosi e in grado di parlare, l’uomo ha riferito di essere stato aggredito e rapinato di 2.300 euro e diversi telefoni cellulari da due uomini che conosceva solo con i loro soprannomi.

Le indagini condotte dagli investigatori del commissariato di Cinisello Balsamo sono iniziate con l’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza del condominio e con l’ascolto degli abitanti dello stabile. Grazie al materiale raccolto, è stato possibile ricostruire la dinamica dell’aggressione e identificare i presunti autori del terribile episodio, fino alla loro condanna.

Uno dei fermati è un quarantenne marocchino irregolare con precedenti di polizia e senza fissa dimora, le cui iniziali del nome sono E.B.M. Durante la perquisizione del suo borsone, che era stato ripreso anche dalle telecamere di sicurezza durante la fuga dal condominio in cui si è verificata l’aggressione, sono stati trovati il martello e il coltello utilizzati nell’attacco.

L’altro uomo è un ventitreenne marocchino irregolare, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, le cui iniziali del nome sono C.H. Gli agenti lo hanno individuato e fermato poche ore dopo aver fermato il quarantenne. Addosso a lui sono stati trovati due telefoni cellulari intestati alla vittima. Non appena la vittima è stata in grado di testimoniare, i poliziotti gli hanno mostrato un album fotografico appositamente predisposto per ottenere un’identificazione giuridicamente valida, grazie al quale è riuscito a individuare le due persone che lo avevano ridotto in fin di vita.

Oggi i due fermati sono stati accusati di tentato omicidio e rapina aggravata e sono stati accompagnati in carcere a Monza, dove restano a disposizione della procura della Repubblica del tribunale di Monza in attesa della convalida del fermo.

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