54 reati scoperti, 46 persone denunciate e 15 sequestri: sono questi i numeri dell’illegalità ambientale in provincia di Cremona nel 2022, come emerge dal report Ecomafia 2023 pubblicato da Legambiente nei giorni scorsi. La Lombardia si rivela essere la sesta regione d’Italia per numero di reati ambientali. Uno dei settori più rilevanti per il nostro territorio è quello del ciclo illegale dei rifiuti, con 29 reati commessi, altrettante persone denunciate e 4 sequestri effettuati.
La Lombardia si distingue come la prima regione del nord Italia per tutti gli indicatori della criminalità ambientale, dopo le regioni tradizionalmente associate alla presenza della mafia e il Lazio. È quindi un punto di incontro per il traffico di rifiuti in cui si intrecciano gli interessi della criminalità organizzata con quelli della criminalità economica dei colletti bianchi, come sottolineato dall’avvocato Sergio Cannavò, responsabile del Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lombardia.
Tra le altre forme di illegalità, un’altra filiera di grande impatto è quella del ciclo del cemento, che ha visto emergere 7 reati nel nostro territorio, con 5 denunce e un sequestro. In questa categoria rientrano i reati legati all’edilizia, in particolare l’abusivismo edilizio, le violazioni penali in materia di urbanistica, la tutela del paesaggio e gli appalti pubblici.
Ma se si parla di reati ambientali, non possiamo dimenticare un altro tema importante, ovvero l’illegalità contro la fauna. Nel 2022 sono stati commessi 17 reati di questo tipo nel nostro territorio, con 12 persone denunciate e 9 sequestri. Questa “filiera” include la pesca illegale, il traffico di specie protette e di animali da compagnia, così come gli allevamenti irregolari o abusivi.
La situazione dell’illegalità ambientale in provincia di Cremona è allarmante e richiede un’azione concreta da parte delle autorità competenti. È fondamentale contrastare e punire questi reati per preservare l’ambiente e garantire un futuro sostenibile per le generazioni future. Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni, organizzazioni e cittadini sarà possibile combattere efficacemente l’ecomafia e promuovere un’economia rispettosa dell’ambiente.