Truffe nel mercato dell’energia: attenzione ai fornitori disonesti

Negli ultimi tempi, molti fornitori di luce e gas, o meglio le agenzie di vendita che operano per loro, stanno sfruttando la liberalizzazione del mercato per acquisire clienti attraverso comportamenti che, secondo Adiconsum Bergamo, non sono trasparenti e legali. Le modalità con cui avvengono queste truffe sono molteplici: dai falsi rappresentanti che si presentano alle porte delle abitazioni, alle truffe via mail, fino ai call center che agiscono in modo poco morale e che spesso sono direttamente gestiti dalle compagnie energetiche.

Le vittime in queste situazioni sono sempre i consumatori, ingannati da informazioni omesse o errate e da stratagemmi di ogni tipo, con richieste di firme su moduli “informativi” che poi diventano veri e propri contratti, ritrovandosi così con un nuovo fornitore senza neanche rendersene conto. Ci sono casi di firme false e di mancato rispetto del diritto di ripensamento.

Un altro trucco utilizzato dai truffatori è convincere le vittime che la società che forniva loro luce e gas è stata assorbita da un’altra società, quindi è necessario firmare un nuovo contratto per evitare di rimanere senza servizio. In altri casi, la truffa avviene tramite telefono: una volta ottenuti i dati personali dell’utente, viene compilato a sua insaputa un cambio di gestore con firme false.

È capitato anche che alcuni clienti abbiano ricevuto contemporaneamente due addebiti sul loro conto corrente: in pratica, per la stessa fornitura risultavano attivati due RID con gestori diversi e i clienti se ne accorgevano solo dopo mesi, al momento dell’estratto conto. Per i contratti firmati a distanza o al di fuori di locali commerciali, il fornitore dovrebbe comunque sempre inviare al cliente una lettera di conferma o effettuare una chiamata di conferma.

Se si è vittime di contratti non riconosciuti, è utile fare denuncia alle Autorità competenti e poi sporgere reclamo al gestore non richiesto, il quale dovrà inviare al distributore e al precedente fornitore tutti i dati necessari per far tornare il cliente alle condizioni di fornitura che aveva prima, senza alcun costo.

È importante fare attenzione anche allo scadere del mercato tutelato, previsto per il 10 gennaio 2024. Bisogna già da ora attivarsi per scegliere un gestore affidabile del mercato libero. Molti gestori stanno proponendo condizioni vantaggiose con contratti a termine per attirare clienti. Tuttavia, è fondamentale rinegoziare le condizioni in prossimità della scadenza per evitare di incorrere in tariffe esose, come abbiamo visto accadere in questi mesi, con prezzi che triplicano. Spesso, le società non avvisano i clienti della fine del contratto concordato o affermano di aver inviato e-mail o lettere che non sono mai state ricevute. In fase di conciliazione, le aziende, anche le più quotate, propongono “sconti” di cinquanta o cento euro a fronte di costi maggiori pagati dal cliente, spesso vicini ai mille euro nell’arco di tre mesi. Una vera vergogna.

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