Indagato per violenza sessuale: la vicenda di Tommy Gilardoni e Leonardo Apache La Russa

Una nuova vicenda di violenza sessuale fa scalpore a Milano, dove Tommy Gilardoni, un giovane dj di 24 anni, è stato ufficialmente indagato insieme a Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, per l’accusa di aver abusato sessualmente di una 22enne. Secondo la denuncia della presunta vittima, i due giovani avrebbero approfittato di lei mentre era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

La difesa del padre di Tommy, Massimo Gilardoni, è stata rapida e decisa. In un’intervista al quotidiano “La Verità”, ha espresso la sua incredulità riguardo all’accusa nei confronti del figlio, definendolo un ragazzo “molto in gamba, con la testa sulle spalle” e sottolineando che la loro famiglia è “per bene”. Massimo Gilardoni ha anche affermato che suo figlio vive a Londra e che, grazie al suo lavoro di dj, è sempre circondato da bellissime ragazze, ma nega categoricamente che faccia uso di stupefacenti.

La ricostruzione dei fatti risale al 18 maggio scorso, quando la 22enne ex compagna di classe di La Russa si è risvegliata nel suo letto a Milano dopo una serata in discoteca senza ricordare cosa fosse successo la sera precedente. Secondo la sua testimonianza, sarebbe stato proprio Leonardo a confidarle di aver avuto rapporti sessuali con lui e con Tommy. Dopo aver parlato con sua madre e con un’amica, che le ha suggerito la possibilità di essere stata drogata, la giovane ha deciso di presentare denuncia e si è recata presso il reparto di ginecologia dell’ospedale Mangiagalli di Milano per una visita medica.

Questa vicenda ha scosso l’opinione pubblica e sollevato importanti questioni riguardo alla violenza sessuale e all’importanza di garantire la tutela delle vittime. Sarà compito della Procura di Milano condurre le indagini e fare luce sulla verità di questa vicenda, ascoltando le testimonianze delle persone coinvolte e valutando attentamente le prove a disposizione. In un contesto in cui i casi di violenza sessuale sono purtroppo ancora troppo numerosi, è fondamentale che venga fatta giustizia e che le vittime vengano ascoltate e supportate nel miglior modo possibile.

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