Titolo: Aggressione a medico: un caso di cronaca nera che solleva preoccupazione

Il 21 luglio 2023, un grave episodio di aggressione si è verificato presso il Policlinico di Milano. Un uomo di 56 anni, in cura per disturbi comportamentali, ha aggredito un medico, causandogli la frattura del femore. L’aggressore è stato immediatamente fermato e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (Tso).

Il medico operato si trova in buone condizioni, nonostante il trauma subito. Tuttavia, il direttore generale dell’Irccs Policlinico di Milano, Ezio Belleri, sottolinea che il dottore è molto provato dal punto di vista psicologico a causa dell’accaduto. Belleri evidenzia come sia preoccupante che episodi del genere possano accadere, considerando che i professionisti sanitari si recano al lavoro con la tranquillità di poter tornare a casa sani e salvi.

La dinamica dell’aggressione è emersa durante le indagini. Mercoledì pomeriggio, l’uomo si è presentato nel reparto ospedaliero per visitare sua madre ricoverata. Quando ha appreso che la donna non avrebbe potuto tornare a casa perché necessitava di ulteriori cure, è scoppiato in un accesso di rabbia. Il medico, appositamente chiamato per spiegare la situazione, ha cercato di calmare l’uomo, illustrando le ragioni della decisione presa dal collega che aveva in cura la paziente. Nonostante i tentativi di spiegazione, l’uomo ha continuato ad alzare la voce e ad aggredire verbalmente il dottore.

In modo del tutto inaspettato, l’aggressore ha colpito il medico con un pugno, successivamente saltandogli addosso e causandogli la frattura del femore. Il personale sanitario è intervenuto prontamente per fermare l’uomo, che sembrava intenzionato a continuare l’aggressione. I carabinieri sono stati chiamati e sono riusciti ad immobilizzare l’aggressore. Nella mattinata successiva, sono state avviate le procedure per l’applicazione del Tso e la valutazione di misure cautelari e di sicurezza.

L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha condannato fermamente l’aggressione, promettendo di fare tutto il possibile per evitare che episodi del genere si ripetano. Bertolaso si è impegnato a discutere la questione con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, per garantire la sicurezza al personale sanitario.

Secondo la Fp Cgil di Milano, ogni anno in Italia si registrano in media 1.200 aggressioni ai danni del personale sanitario. Di fronte a queste cifre allarmanti, il Policlinico di Milano ha riattivato un presidio di polizia nel pronto soccorso, mentre altri ospedali come il Niguarda, il San Paolo, il San Carlo, il Sacco e San Raffaele hanno adottato misure simili, come l’impiego di guardie giurate interne. Tuttavia, il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici di Milano, Roberto Rossi, ritiene che tali presidi di sicurezza siano ancora insufficienti e invita ogni azienda sanitaria a dotarsi di un servizio d’ordine personale privato.

L’aggressione al medico del Policlinico di Milano è un triste episodio di cronaca nera che solleva interrogativi sulla sicurezza del personale sanitario. È necessario adottare provvedimenti adeguati per garantire la protezione di coloro che si dedicano alla cura e al benessere degli altri, affinché episodi simili non si ripetano in futuro.

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