L’inchiesta condotta dalla Procura di Como ha portato al sequestro di beni per un valore di 1,6 milioni di euro a un imprenditore accusato di aver omesso di pagare le ritenute fiscali dei suoi dipendenti per cinque anni. Tra i beni sequestrati vi è una lussuosa villa con piscina e una Ferrari.

L’imprenditore in questione è Alberto Pozzi, 72 anni, ex amministratore unico della System Holtz, una società specializzata nella produzione di ferramenta per l’industria del mobile. Secondo la Procura di Como, Pozzi avrebbe volontariamente omesso di effettuare i pagamenti fiscali dovuti, tanto che è stata anche richiesta la dichiarazione di fallimento della società a causa di un debito di 8 milioni di euro con l’erario.

L’udienza presso il Tribunale fallimentare di Como si è conclusa con l’accettazione di un concordato preventivo presentato dalla società, al fine di evitare il fallimento e di saldare i debiti accumulati. Il Tribunale ha concesso tempo fino all’autunno per la preparazione del piano definitivo e per la sua verifica. Inoltre, si è deciso di concedere il concordato per salvaguardare i posti di lavoro, considerando che la System Holtz è un’azienda funzionante con un mercato stabile nel proprio settore.

Dal punto di vista penale, la situazione è diversa. La Procura ritiene che il mancato pagamento delle ritenute fiscali sia un reato e ha quindi proceduto con un sequestro per equivalente. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, l’imprenditore avrebbe omesso di pagare le ritenute per un totale di 1,6 milioni di euro in cinque anni.

I finanzieri hanno eseguito il decreto di sequestro confiscando la Ferrari di recente acquistata dall’imprenditore, la sua villa e alcuni contanti presenti sui suoi conti correnti. L’inchiesta preliminare è stata già chiusa e si attendono eventuali difese per evitare che l’accusa proceda con la richiesta di processo.

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