La Febbre del Nilo uccide anche in pianura padana. Un anziano di 86 anni, residente in provincia di Cremona, è morto dopo aver contratto il virus tramite la puntura di una zanzara. L’uomo aveva contratto la malattia qualche settimana fa e ha avuto un rapido deterioramento della salute, con tre settimane di agonia caratterizzate da febbre alta e vomito, seguite da un’encefalite acuta che si è rivelata fatale.

Da anni ormai la febbre del Nilo è presente in Italia, tanto che fino all’estate scorsa i donatori di sangue venivano sospesi nel caso in cui avessero trascorso anche solo una notte in determinate zone d’Italia o all’estero. Nelle ultime settimane, l’Avis provinciale di Cremona ha ritenuto necessario sottoporre a esame tutte le sacche di sangue donate, poiché la presenza del virus è stata riscontrata anche nella pianura padana. L’anno scorso, secondo i dati dell’Asl di Cremona, sono stati registrati sette casi di Febbre del Nilo, ma questa è la prima volta che si registra un decesso.

La Febbre del Nilo è una malattia virale trasmetta principalmente dalle zanzare. I sintomi possono variare da lievi a gravi e includono febbre, mal di testa, affaticamento e talvolta eruzioni cutanee. Nei casi più gravi, può verificarsi un’encefalite, che può portare a complicazioni neurologiche e persino alla morte. Non esiste un vaccino specifico per questa malattia, quindi la prevenzione si basa principalmente sul controllo delle zanzare e sull’uso di repellenti.

La comparsa della Febbre del Nilo anche nella pianura padana è preoccupante, poiché solitamente si pensava che la malattia fosse limitata a zone tropicali e subtropicali. Questo caso dimostra che il cambiamento climatico e l’incremento dei viaggi internazionali possono favorire la diffusione di malattie tropicali anche in luoghi inaspettati.

È importante che le autorità sanitarie e la popolazione si prendano sul serio la minaccia della Febbre del Nilo e adottino misure di prevenzione adeguate. È fondamentale proteggersi dalle zanzare utilizzando repellenti e indossando indumenti protettivi, soprattutto nelle ore in cui queste sono più attive. Inoltre, è necessario sostenere gli sforzi di controllo delle zanzare a livello locale, eliminando potenziali siti di riproduzione come ristagni d’acqua.

La Febbre del Nilo è una malattia seria che può avere conseguenze gravi. È importante essere consapevoli dei rischi e adottare comportamenti di prevenzione adeguati. Solo attraverso un’azione collettiva, possiamo proteggerci efficacemente da questa minaccia e garantire la nostra sicurezza e quella delle nostre comunità.

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