Gavia, Lago Bianco e le ruspe in attività

Valfurva (Sondro), 10 agosto 2023 – Gli ambientalisti sono contrari ai lavori che dovrebbero portare l’acqua dal Lago Bianco a Santa Caterina Valfurva per alimentare l’impianto di innevamento artificiale della pista da fondo.

Il profilo Facebook del Parco Nazionale dello Stelvio è stato letteralmente invaso, nei giorni scorsi, da una serie di commenti negativi da parte di persone che protestano preoccupate per la futura captazione, a lavori ultimati, dell’acqua del laghetto alpino posto a 2.600 metri di altezza che sorge su uno dei valichi stradali più alti delle Alpi, tra Valtellina e Valcamonica.

Si tratta di un’opera che per la società S.C.I., evidentemente, è necessaria per far funzionare i cannoni sparaneve, ma che danneggerà irreparabilmente l’ambiente secondo altri.

Basta andare sul profilo del “Parco Nazionale dello Stelvio – Lombardia” per rendersi conto di come il luogo naturale stia a cuore a molti, tanto che era stata avviata una raccolta firme contro il progetto.

Sotto il post relativo all’evento Parco Nazionale e una società produttrice di peluche, sono molti i commenti contrari all’ente parco riguardo ai lavori per la captazione dell’acqua dal Lago Bianco. “Mostrate ai bambini, per il bene della loro coscienza ambientale – dice Fabrizio – ciò che sta accadendo presso il Lago Bianco…”. E questo è il commento più gentile. Qualcuno si spinge oltre e traccia futuri catastrofici.

Paola vorrebbe che il Parco mostrasse ai giovani gli animali veri e non quelli di peluche. “Mostrate ai bambini gli animali veri nei loro habitat, come il Lago Bianco. Fate i monitoraggi invece dei gadget”. Le scelte di investire sull’industria dello sci, nonostante le nevicate sempre più scarse e il rischio di creare danni all’ambiente, stanno alimentando un movimento di protesta lungo tutto l’Arco alpino, con molte associazioni che si mobilitano per difendere i comprensori minacciati da interventi giudicati anacronistici. Sta accadendo, ad esempio, sulle pendici del Monte San Primo, nel Triangolo lariano, dove la Regione vorrebbe investire 5 milioni di euro in nuovi impianti sciistici in una località sotto i 1.600 metri di quota e decine di associazioni si sono unite per contestare l’intervento.

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