Le indagini sul suicidio di Luca Giuseppe Reale Ruffino, presidente di Visibilia Editore, continuano ad essere al centro dell’attenzione. Dopo l’autopsia eseguita presso l’istituto di medicina legale di Milano, non è emersa la presenza di alcuna grave malattia che potesse spiegare il gesto estremo dell’imprenditore. Pertanto, diventa fondamentale analizzare il contenuto del suo cellulare, del computer e degli altri dispositivi sequestrati dalla squadra mobile, che sta conducendo le indagini coordinate dall’ufficio della pm Maria Giuseppina Gravina. Questo potrebbe aiutare a comprendere le cause del suicidio.

Inoltre, testimonianze delle persone vicine a Ruffino potrebbero rivelarsi cruciali per comprendere meglio il suo stato d’animo prima del tragico evento. Almeno due di queste testimonianze saranno ascoltate anche oggi. Nel frattempo, la Guardia di Finanza si sta occupando di esaminare le società legate al manager, che si è ucciso nella sua abitazione di via Spadolini.

Un dettaglio che testimonia il momento di tensione che Ruffino stava vivendo sono i numerosi mozziconi di sigaretta trovati nella sua abitazione. Questo potrebbe essere un segnale di stress e preoccupazione che l’imprenditore stava affrontando.

Le esequie di Luca Giuseppe Reale Ruffino si terranno domani, in forma privata. I figli, Mirko e Mattia, hanno richiesto uno “stretto riserbo” e la loro richiesta è stata rispettata. Il presidente di Visibilia Editore sarà cremato.

Restano ancora molti interrogativi da risolvere riguardo a questo tragico evento. Le indagini proseguono e si spera che gli elementi raccolti possano aiutare a fare luce sulle ragioni che hanno spinto Ruffino a compiere questo gesto estremo.

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