Sondrio, 22 agosto 2023 – L’ultima vittima in montagna, quella di questa mattina, nei boschi di Tartano non è forse imputabile a un’imprudenza. Ma il bilancio, in Valtellina, della stagione dei funghi conta già sei vittime in un mese.
Il primo decesso il 22 luglio: Erminio Tognini, 69enne di Albosaggia, ha perso la vita nella valle del Liri, a quota 1.530 metri, nella zona impervia de La Costa di Caiolo.
Il giorno dopo è morto Fabio Melandri, 50enne di Ardenno, precipitato per alcuni metri mentre era in cerca di funghi con un’altra persona in località Sasso Bisolo, in Val Masino.
Venerdì 11 agosto è stato trovato, poi, il corpo senza vita di Oreste Pezzini, 76enne di Rasura, morto vicino alla sua baita nella zona dei Ciani. Il giorno successivo, sabato 12 agosto, un’altra vittima: Enrico Vaninetti, 84enne di Delebio, è stato trovato senza vita nei boschi di Sacco, nel territorio di Cosio Valtellino, era lì da un paio di giorni.
Infine, a Ferragosto, un’altra tragedia in Val Masino, a 1.500 metri di quota sopra Cataeggio, Stefano Camesasca, 55enne della provincia di Como. Non si conoscono ancora le generalità del deceduto di oggi, ma tranne Camesasca – pompiere in pensione – tutti gli altri sono persone residenti nel territorio in cui si sono verificate le disgrazie. Non turisti, ma conoscitori dei luoghi.
Consigli per la sicurezza
Per diminuire i rischi, è possibile attenersi ad alcune semplici indicazioni (benché non sia sufficiente per evitare incidenti):
1) Conoscere la zona in cui si andrà ad operare è comunque meglio. Avere esperienza dell’area in cui si intende effettuare quella che, a tutti gli effetti, è un’escursione, significa conoscerne i pericoli e poterli evitare.
2) Essere allenati e avere una buona capacità escursionistica. Meglio non improvvisarsi grandi camminatori.
3) Dato il rischio di scivolare, è bene munirsi di attrezzatura adatta: un vestiario appropriato, pantaloni lunghi, ma soprattutto un buon paio di calzature da montagna sono d’obbligo. Il 70% delle persone interessate da un incidente indossava stivali di gomma, che è vero riparano bene dall’umidità, ma non offrono alcun sostegno e stabilità al piede che risulta libero di ruotare nel suo interno. Sono sconsigliatissimi.
4) Nel bosco, soprattutto se si abbandonano i sentieri battuti, non è difficile smarrirsi. Importante è quindi avere con sé strumenti che possono aiutare nel caso si perda l’orientamento (gps, mappe topografiche, una bussola).
La stagione dei funghi è un momento molto atteso per molti appassionati, ma purtroppo può rivelarsi molto pericolosa se non si adottano le giuste precauzioni. Negli ultimi mesi, infatti, la Valtellina ha registrato una serie di incidenti mortali legati alla ricerca dei funghi.
Le vittime, tutte residenti nella zona, erano persone esperte e conoscevano bene i luoghi in cui si sono verificate le tragedie. Tuttavia, nonostante la loro esperienza, sono state coinvolte in incidenti fatali.
Per evitare che situazioni simili accadano, è fondamentale seguire alcune semplici regole di sicurezza. Prima di tutto, è importante conoscere bene l’area in cui si intende cercare i funghi. Essere a conoscenza dei pericoli presenti e saperli evitare può fare la differenza.
Inoltre, è consigliabile essere in buona forma fisica e avere una buona esperienza di escursionismo. Non bisogna improvvisarsi grandi camminatori, ma essere preparati per affrontare terreni accidentati e insidiosi.
Un altro aspetto cruciale è l’abbigliamento e l’attrezzatura. È fondamentale indossare abiti adeguati, come pantaloni lunghi e scarpe da montagna di qualità. È sconsigliato l’uso di stivali di gomma, che possono proteggere dall’umidità ma non offrono sostegno e stabilità al piede.
Infine, nel caso si decida di allontanarsi dai sentieri battuti, è importante avere con sé strumenti di orientamento come GPS, mappe topografiche e una bussola. In boschi fitti e poco conosciuti, è facile perdersi, quindi è meglio essere preparati.
La ricerca dei funghi può essere un’attività piacevole e appagante, ma è fondamentale non sottovalutare i rischi. Seguendo queste semplici indicazioni di sicurezza, è possibile godersi le meraviglie della natura in totale tranquillità.