Un gruppo di albanesi si è ubriacato in un bar di Busto Arsizio e ha iniziato a molestare i clienti, i gestori e anche i residenti della zona. La serata è finita con tre denunce per ingresso e soggiorno illegale in territorio italiano per tutti e con la denuncia per guida in stato di ebbrezza nei confronti del conducente.

L’11 agosto scorso, il personale del Nucleo Motociclisti della Polizia Locale è stato avvisato da alcuni passanti che all’interno di un pubblico esercizio, vicino al Tribunale, c’erano dei soggetti che stavano creando problemi, molestavano i clienti, urlavano e disturbavano anche i residenti della zona.

Gli agenti sono arrivati sul posto e hanno notato i tre soggetti salire a bordo di un’auto, allontanandosi dalla zona. Dopo aver intimato l’alt al veicolo per controllare gli occupanti, si sono avvicinati al conducente per richiedere i documenti sia a lui che agli occupanti dell’auto. Hanno subito sentito un forte odore di alcool provenire dall’abitacolo.

Dei tre soggetti, solo due avevano i documenti con sé, quindi sono stati fermati per essere identificati attraverso il fotosegnalamento. È emerso che tutti e tre erano irregolari sul territorio nazionale.

Inoltre, il conducente, nonostante risultasse positivo all’esame del pretest, si è rifiutato di sottoporsi alla prova con l’etilometro omologato. Per questo motivo è stato deferito a piede libero anche per il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti urgenti per accertare la guida in stato di ebbrezza secondo l’Art. 186 del Codice della Strada, con ritiro immediato della patente.

Il Comandante della Polizia Locale, Stefano Lanna, ha voluto ringraziare i propri collaboratori sia per le attività svolte quotidianamente che per aver prestato maggiore attenzione ai controlli del territorio a favore della sicurezza della città. Ha ribadito che nei prossimi mesi saranno messe in campo alcune modifiche organizzative per concentrare ancora di più l’attività della Polizia Locale sul territorio, partendo dai servizi di prossimità, al fine di creare sempre maggior sinergia con i cittadini, caratteristica essenziale della loro professione.

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