Simone Fabbriconi, titolare del bar del Centro, ha espresso con rabbia e delusione i suoi sentimenti dopo la chiusura disposta dal Questore. Fabbriconi si è dichiarato vittima di un’ingiustizia e ha sottolineato che il suo locale è una attività storica, aperta dai suoi genitori 30 anni fa, che viene ora infangata. Il commerciante ha un mutuo da pagare e una famiglia da mantenere, e ha sempre lavorato in maniera onesta. Ora si trova costretto a non poter lavorare per 30 giorni, con una grave perdita economica. Fabbriconi ha sottolineato che lui e i suoi collaboratori sono grandi lavoratori, sempre attenti nel controllare la clientela, e che non ci sono mai stati episodi eclatanti nel suo locale. Ha anche ricordato di aver avvisato le forze dell’ordine in passato per evitare situazioni critiche. Fabbriconi ha denunciato il danno economico causato dalla chiusura improvvisa, che non gli ha dato il tempo di spegnere i frigoriferi e sistemare la merce appena arrivata. Ha espresso l’intenzione di proporre ricorso al Tar, ma ha sottolineato che la chiusura è stata disposta nella settimana di Ferragosto, con i suoi avvocati in ferie. Fabbriconi ha anche rivelato di essersi rivolto al Comune, ma che il sindaco non ha potuto fare molto. Ha concluso affermando che il suo locale non è uno spaccio o un luogo di malavita, come qualcuno vuole far credere.