Il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, ha denunciato di essere stato intercettato dai servizi segreti per associazione sovversiva. Secondo Cappato, avrebbe ricevuto informazioni anonime riguardo a un’intercettazione permanente e totale del suo telefono, con l’utilizzo di un Trojan di Stato, e di microspie presenti nei suoi luoghi di lavoro e di vita. Questo monitoraggio sarebbe stato richiesto dal Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza della Repubblica, per eventuali ipotesi di reato di associazione sovversiva. Cappato ha chiesto alla presidente del Consiglio di interrompere questa attività, poiché viola i diritti civili e politici previsti dalla Costituzione italiana. In risposta, il Sottosegretario Alfredo Mantovano ha escluso categoricamente l’esistenza di un’attività di intercettazione nei confronti di Cappato.

Lo scorso febbraio, era emerso che 10 persone dell’Associazione Coscioni, tra cui un medico, si erano offerte di compiere azioni di disobbedienza civile sul tema del fine vita. Cappato stesso aveva accompagnato in Svizzera Dj Fabo per permettergli di ottenere il suicidio assistito. Il processo si è concluso con una sentenza di non luogo a procedere per Cappato, ma egli continua a impegnarsi affinché il fine vita sia normato e accessibile in Italia. L’Associazione ha registrato un aumento del 111% delle richieste di aiuto da parte di persone malate, ma il numero di coloro che attendono per accedere al suicidio assistito è ancora molto elevato. Solo la regione Veneto, guidata dal leghista Zaia, ha fornito strumentazione e farmaci per il fine vita. Recentemente, due attiviste hanno accompagnato in Svizzera una signora di 89 anni e si sono auto-denunciate dai carabinieri. Erano state accompagnate dall’avvocato Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni e da Marco Cappato stesso.

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