Il recente abbattimento di 15 alberi nel piazzale della Malpensata ha scatenato polemiche e dibattiti. Ma la questione non riguarda solo il taglio degli alberi, bensì la discrepanza tra i progetti di ampliamento del parco Olmi e le richieste espresse dall’Arpa dopo la bonifica del piazzale, che ha portato alla scoperta di resti di eternit e scorie di fonderia.

La consigliera comunale Oriana Ruzzini, della lista Ambiente Partecipazione Futuro, si è dissociata su Facebook dal taglio degli alberi, affermando di non essere stata informata in anticipo e di essere amareggiata per diversi motivi. Ruzzini sottolinea che durante il processo partecipativo per l’ampliamento del parco, la cittadinanza era stata rassicurata sul futuro degli alberi. Si chiede perché non sia stata effettuata una diagnosi preliminare sullo stato di salute degli alberi e se le strumentazioni necessarie siano troppo costose. Ruzzini promette di approfondire i motivi che hanno portato all’abbattimento degli alberi e di vigilare sulla loro sostituzione.

Anche Nicola Cremaschi, ex presidente di Legambiente Bergamo, critica la mancanza di comunicazione nel processo decisionale. Secondo Cremaschi, le ordinanze dell’Arpa vanno rispettate, ma è importante coinvolgere i partner del progetto e spiegare ai residenti i problemi emersi. Cremaschi fa riferimento al progetto “Cli.C. Bergamo” contro i cambiamenti climatici, che coinvolge anche Legambiente.

Il consigliere leghista Alberto Ribolla si chiede perché siano stati abbattuti alberi presenti da anni per allargare una zona verde.

In conclusione, le polemiche riguardo all’abbattimento degli alberi nel piazzale della Malpensata evidenziano una lacuna nella comunicazione e nel coinvolgimento dei cittadini e dei partner del progetto. È importante garantire una maggiore trasparenza e partecipazione nella gestione delle aree verdi della città.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui