Vietato immergersi in piscina con il turbante. Un cittadino indiano della Bassa bresciana non è riuscito a farsi il bagno in una struttura privata di Montichiari, perché i proprietari non consentono — per ragioni di igiene — di entrare in acqua con turbanti o veli. Una decisione che non è stata digerita, per utilizzare un eufemismo, dall’indiano. L’uomo, infatti, dopo il divieto ha protestato pubblicamente sui canali social della nota piscina monteclarense. «Il posto è carino — scrive il protagonista dell’episodio — ma il regolamento secondo il quale le persone con il turbante non possono fare il bagno è una schifezza. Spero la tolgano, è veramente oscena». E ai tempi dei social network, dove il giudizio su un locale può essere espresso da chiunque, non si è fatta attendere la replica da parte dei proprietari. «Chi vuol farsi il bagno con il turbante, sudaticcio, lo può fare a casa propria — dicono dalla proprietà — e non da noi. Stupido io ad avergli anche rimborsato l’ingresso». Si, perché i titolari della struttura, dopo le rimostranze, hanno riconsegnato il denaro.