Il processo sui conti della Juventus si sposta da Torino a Roma. La Quinta sezione della Cassazione ha dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino e ha ordinato la trasmissione degli atti alla Procura di Roma. La decisione della Suprema Corte riguarda la competenza territoriale del processo che si stava svolgendo a Torino. Durante l’udienza, la Procura generale ha ribadito la sua richiesta di spostare il procedimento a Milano, sede della Borsa. Le difese avevano chiesto che l’inchiesta fosse trasferita a Roma o Milano. È stato il giudice del tribunale di Torino a chiedere il parere della Cassazione. Nel processo sono coinvolti 12 indagati, tra cui ex dirigenti del club bianconero e la stessa società. Le accuse riguardano aggiotaggio, false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza Consob e false fatturazioni. Gli atti del procedimento raccolti dall’accusa sono stati alla base delle sanzioni sportive che hanno coinvolto la Juventus nella scorsa stagione. A causa del processo sulle plusvalenze, la Juventus è stata penalizzata di 10 punti e retrocessa al di fuori della zona Champions League. Il processo relativo al pagamento degli stipendi durante la pandemia, invece, si è concluso con un patteggiamento e una sanzione pecuniaria. Alla fine del procedimento, l’UEFA ha escluso la Juventus dalle competizioni europee per una stagione.