Nebbia sul movente. L’avvocato: nessun problema di soldi

Venerdì scorso è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Nerina Fontana, la donna di 72 anni morta per i calci e i pugni sferrati dal figlio, Ruben Andreoli, in seguito a una lite nella loro casa di Colombare di Sirmione. L’esame autoptico non dovrebbe rivelare nuovi dettagli su quanto accaduto tra la donna e il figlio. Andreoli avrebbe agito con una violenza inaspettata, martoriando il corpo della madre sul balcone di casa. Non ci sono riusciti a fermarlo né la moglie né i vicini di casa. I soccorritori, arrivati sul posto, si sono resi conto della gravità delle condizioni della settantaduenne, che è sopravvissuta solo poche ore alle percosse.

Secondo gli esami tossicologici, Andreoli non aveva tracce di alcool o droga nel suo corpo. Non ci sono problemi di soldi in casa, nonostante le prime ipotesi suggerissero dissidi di carattere economico come causa della discussione. Andreoli è disperato e non riesce a spiegarsi il motivo di una reazione così violenta, anche perché ha sempre avuto un rapporto quasi idilliaco con la madre. Madre, figlio e nuora vivevano sotto lo stesso tetto e non c’è riscontro dell’ipotesi di un viaggio in Ucraina osteggiato dalla madre.

Il legale di Andreoli ipotizza la richiesta di una perizia psichiatrica per comprendere meglio le ragioni di questo gesto così drammatico. Andreoli ha passato gli ultimi giorni a cercare di ricordare esattamente parole e gesti di quegli ultimi tragici momenti sul balcone di Colombare. Dopo il nulla osta per la sepoltura, sarà fissata la data dell’ultimo saluto a Nerina Fontana.

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