Decine di attivisti animalisti si sono riuniti di fronte all’Ats di Pavia per manifestare contro l’uccisione dei maiali nel rifugio per animali maltrattati Cuori Liberi di Sairano (Zinasco). La scorsa settimana le forze dell’ordine hanno sgomberato il presidio, consentendo ai veterinari di entrare e applicare l’ordinanza per il contenimento della peste suina nella struttura. Gli attivisti sostengono che i maiali, che al momento non erano ancora malati, erano animali da compagnia con un nome e una storia, come cani e gatti che molti di noi hanno in casa. Affermano inoltre che l’uccisione preventiva non era necessaria poiché il rifugio era dotato di misure di biocontenimento e gli animali non sarebbero mai entrati nella filiera agroalimentare. I veterinari dell’Ats hanno eseguito l’ordinanza e ucciso i maiali, spiegando che una volta che la peste suina fosse entrata nella struttura (dove già erano morti una ventina di animali), non essendoci cure adeguate, i maiali sarebbero comunque morti.
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