La violenza tra giovani continua a destare preoccupazione nella città di Pavia. È passata una settimana da quando un ragazzo di 14 anni è stato brutalmente picchiato e preso a sassate da un gruppo di adolescenti. La situazione è degenerata rapidamente, passando dalla provocazione verbale all’aggressione fisica. I suoi amici hanno cercato di difenderlo, ma non sono riusciti a fermare la violenza. Inoltre, è emersa la notizia che uno degli amici del ragazzo è stato a sua volta picchiato dopo aver tentato di intervenire.

L’aggressione ha destato una grande attenzione per la violenza inflitta al giovane e anche per le possibili motivazioni razziali dietro l’attacco. Esperti e opinionisti hanno commentato la vicenda condannando ogni forma di bullismo e esprimendo preoccupazione per la crescita delle baby gang.

La criminologa Roberta Bruzzone ha dichiarato che si tratta di una condotta “compatibile con il tentato omicidio”, poiché il livello di violenza utilizzato avrebbe potuto causare la morte del ragazzo. Questa affermazione ha sollevato ulteriori preoccupazioni sulla gravità dell’aggressione.

Il ragazzo è stato trasferito al Policlinico di San Matteo, dove gli è stato diagnosticato un ematoma cranico. È stato tenuto sotto osservazione per alcuni giorni e ha ricevuto una prognosi di 30 giorni per la sua guarigione. La polizia sta ancora indagando sulla dinamica precisa dell’aggressione, sperando che le telecamere di sorveglianza possano fornire dettagli cruciali.

Il padre del giovane ha espresso gravi preoccupazioni per quanto accaduto, sottolineando che suo figlio era già stato vittima di persecuzioni da parte di questi ragazzi in passato. Ha denunciato la situazione alle autorità, fornendo i nomi degli aggressori, ma finora sembra che nessuna azione significativa sia stata intrapresa nei loro confronti. Il padre ha dichiarato che vuole che suo figlio viva in pace e ha minacciato di farsi giustizia da solo se nessuno interverrà.

Il Sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, ha condannato il gesto violento e ha dichiarato di voler lavorare per promuovere la cultura dell’inclusione, del rispetto reciproco e del dialogo. Ha espresso la sua solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia, sottolineando che l’amministrazione comunale sta lavorando per ridurre la violenza giovanile.

L’attenzione mediatica sulla storia è molto intensa e il ragazzo di 14 anni è stanco della situazione. Vuole solo vivere tranquillamente e non essere riconosciuto come quello che è stato preso a botte per strada.

Questa aggressione ha sollevato seri dubbi sulla sicurezza dei giovani nella città di Pavia e ha evidenziato il problema delle baby gang. Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha invitato la famiglia del ragazzo ad avere fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura. È necessario affrontare con determinazione questi fenomeni di violenza giovanile per garantire la sicurezza dei giovani e la tranquillità della città.

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