La morte di Elisa Conzadori, avvenuta il 15 agosto 2020 a Maleo, è stata oggetto di una controversia legale che sembra non trovare una conclusione definitiva. Secondo la procura di Lodi, la giovane donna di 34 anni avrebbe compiuto una manovra pericolosa che l’ha portata a finire con la sua auto sui binari proprio mentre passava il treno. Il giudice per le indagini preliminari, Francesco Salerno, ha accettato le argomentazioni della procura e ha chiuso il caso, ma i genitori di Elisa, sua sorella e il fidanzato non sono d’accordo. La causa civile intentata dalla famiglia contro Rfi, la società che gestisce le ferrovie italiane, è ancora aperta e si prevede che arriverà a sentenza l’anno prossimo.
Tre anni fa, Elisa, che lavorava come commessa in un supermercato di Codogno, stava tornando a casa a bordo della sua Citroen C1, quando all’attraversamento a livello la sua auto è stata colpita dal treno regionale Mantova-Milano. Secondo la procura, non ci sarebbero responsabilità di altre persone (nel procedimento erano indagati quattro operatori di Rfi per omicidio colposo) e non ci sarebbe stato un malfunzionamento dell’infrastruttura imputabile a Rete ferroviaria italiana.
Il giudice non ha escluso la possibilità che Elisa abbia forzato la manovra con la sua macchina, finendo sui binari mentre il treno sopraggiungeva ad alta velocità. Al contrario, la famiglia ritiene che l’incidente possa essere stato causato da un guasto al passaggio a livello. Alcuni automobilisti che hanno assistito alla tragedia hanno dichiarato di aver visto la sbarra alzarsi in anticipo, motivo per cui l’auto della 34enne si trovava sui binari al momento del passaggio del treno in corsa. Tuttavia, le perizie non hanno mai rilevato alcun guasto all’impianto.
La famiglia di Elisa si prepara a combattere, cercando l’aiuto della politica, in particolare dell’onorevole Silvana Comaroli della Lega, nella speranza che un’interrogazione parlamentare permetta di non chiudere il caso senza ottenere nulla. Nel frattempo, il passaggio a livello di Maleo, dove è avvenuta la morte della giovane cremonese, sarà eliminato. Al suo posto verrà costruito un sottopassaggio che garantirà maggiore sicurezza in quella zona attraversata dai binari.