Il prossimo 27 ottobre si terrà un’asta presso l’Istituto Vendite Giudiziarie di Bergamo, in via Daste e Spalenga. Tra i prodotti all’asta ci sono diverse curiosità provenienti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si tratta infatti di merce non “sdoganata”. Le ragioni dietro a questa merce sono varie, ma tutte legate al pagamento dei dazi. Ad esempio, l’acquirente potrebbe scoprire al momento del ritiro che deve pagare il dazio e quindi rinuncia all’acquisto. Oppure, l’acquirente potrebbe restituire la merce e il venditore la lascia in dogana per evitare di pagare il dazio. In alcuni casi, per vendite al di fuori dell’Europa, può essere più conveniente rinunciare al prodotto piuttosto che pagare le spese di rispedizione.

Contrariamente agli oggetti smarriti dagli viaggiatori negli aeroporti, che sono stati messi all’asta a giugno, in questo caso si tratta di merce nuova, ad eccezione di abiti o piumini che potrebbero essere stati provati a casa. Ogni pacco viene aperto di fronte a due funzionari delle Dogane, per garantire un controllo accurato. Ci saranno diversi lotti all’asta, con numerosi capi di abbigliamento di marche famose, ma anche oggetti curiosi come elettronica o una pompa idraulica di un aereo.

Alcuni articoli sono già stati anticipati sul sito di Ivg, tra cui una marmitta Ducati ST3 del 2004/07 marca G.P.R. omologata al prezzo di 300 euro. È importante sottolineare che oltre all’IVA e ai diritti d’asta, è necessario pagare anche il dazio. Tra gli oggetti più curiosi ci sono una mannaia con scritte giapponesi a 10 euro e due valigette con kit per tatuaggi, pistole, disegni e accessori a forma di teschio a 80 euro. È stata acquistata anche online una diagnosi per le mani e per l’agopuntura. Un’eccezione alla merce nuova è un basso elettrico Ibanez al prezzo di 50 euro.

Per gli amanti del genere, c’è l’occasione di acquistare una lampada a sospensione Cupola Fortuny Venetia a 400 euro (aggiungendo diritti, IVA e dazio), che è uno dei prezzi più alti ma comunque ridotto rispetto al prezzo di listino di oltre 1.500 euro, a seconda del modello. Ci sono anche orologi, coltelli, computer, diversi piumini e “chiodo” di pelle. Ci si chiede perché siano rimasti in dogana tre abiti e tre camicie di una sartoria di Firenze, che vengono messi all’asta a 200 euro. Un cappotto da donna più un piumino sono invece all’asta a 100 euro, mentre quattordici vestaglie e pigiami di un brand milanese sono proposti a 420 euro.

L’asta si svolgerà il 27 ottobre a partire dalle 14 presso l’Istituto Vendite Giudiziarie di Bergamo.

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