La Guardia di Finanza di Como ha recentemente scoperto un caso di frode riguardante il Reddito di cittadinanza. Sono state individuate undici persone che, tra il 2021 e il 2023, hanno percepito indebitamente il beneficio. Le indagini sono state condotte sulla base delle incongruenze tra i dati dichiarati nelle domande presentate all’Inps e i reali redditi dei beneficiari o dei loro nuclei familiari.

Durante le indagini, i militari della Guardia di Finanza hanno identificato diverse tipologie di false dichiarazioni. Tra i casi scoperti, ci sono due lavoratori dipendenti, uno residente in Svizzera e l’altro in Francia, che hanno continuato a percepire il Reddito di cittadinanza senza dichiarare i loro redditi derivanti dal lavoro all’estero. Altri denunciati hanno omesso di segnalare la presenza nel proprio nucleo familiare di componenti con redditi, al fine di non superare i limiti di reddito previsti per legge per richiedere il sussidio.

Tra i denunciati figura anche un titolare di partita IVA che non ha dichiarato al fisco tutti i suoi redditi, beneficiando così indebitamente del Reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza ha provveduto a segnalare all’Inps i nominativi delle persone coinvolte, al fine di interrompere l’erogazione del beneficio. È stato inoltre avviato il processo di recupero delle somme indebitamente percepite, che ammontano complessivamente a oltre 135 mila euro.

Questo caso di frode mette in luce l’importanza di una corretta dichiarazione dei redditi e della trasparenza nell’accesso ai sussidi. Il Reddito di cittadinanza è un sostegno economico fondamentale per coloro che si trovano in difficoltà, ma è fondamentale che venga utilizzato correttamente e destinato a coloro che ne hanno realmente bisogno. Le istituzioni devono continuare a vigilare e ad intensificare i controlli per prevenire e contrastare eventuali abusi, garantendo così che le risorse siano allocate in modo equo e giusto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui