Un gesto di coraggio che ha portato a conseguenze tragiche: un uomo di 44 anni è stato gravemente ferito mentre cercava di sedare una rissa in un bar a Moltrasio. La scena era violenta, con un individuo che picchiava selvaggiamente un altro, ormai stremato a terra. Nonostante fossero estranei, l’uomo ha deciso di intervenire per cercare di calmare gli animi. Purtroppo, il risultato è stato una brutta ferita al polmone, inflitta con un punteruolo.

La madre dell’uomo racconta che inizialmente ha sentito un forte dolore, ma si è reso conto della gravità della ferita quando ha toccato il fianco e ha notato di perdere sangue. Nel frattempo, i due litiganti erano scappati. L’uomo è stato portato all’ospedale Valduce, ma è stato rifiutato perché non erano attrezzati per quel tipo di problema. Anche il Sant’Anna ha risposto che non avevano il chirurgo necessario. È stato quindi trasportato in ambulanza al Niguarda di Milano, dove si trova ancora oggi e dove dovrà affrontare una lunga convalescenza.

La madre dell’uomo si dice sconvolta e arrabbiata per l’accaduto. Ritiene assurdo che nella provincia di Como non sia stato possibile aiutare suo figlio e teme che possa accadere ad altre persone. La mancanza di personale e di organizzazione potrebbe costare la vita a qualcuno. Non ha nulla in contrario ai medici o agli ospedali, ma chiede un intervento organizzativo per evitare che situazioni del genere si ripetano, magari con conseguenze ancora più gravi.

Questa vicenda ci fa riflettere sull’importanza di un sistema sanitario efficiente e ben organizzato. È fondamentale garantire il pronto intervento e la presenza di personale qualificato in ogni situazione di emergenza. Speriamo che questa storia possa essere un monito per le istituzioni affinché si prendano le giuste misure per evitare tragedie simili in futuro. La vita delle persone è troppo preziosa per essere messa a rischio per mancanze organizzative.

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