Operazione di polizia porta all’arresto di due minori per una serie di reati predatori in Valcuvia.

Giovedì 2 novembre si è conclusa un’importante indagine condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Luino, con l’arresto di due minori. Questa operazione fa parte di una più ampia investigazione volta ad assicurare alla giustizia tutti i presunti responsabili di una serie di reati predatori commessi in Valcuvia tra l’inverno e la primavera scorsi.

I reati perseguiti, commessi nel periodo da gennaio a maggio, includono una rapina a mano armata presso il “Centro Massaggi Orientali” di Casalzuigno, il traffico illegale di armi da fuoco, furti in diverse abitazioni a Cittiglio, Cassano Valcuvia, Cuveglio e Mesenzana, il furto di oggetti di valore, gioielli e dispositivi elettronici all’interno di automobili, la ricettazione di veicoli e gioielli presso negozi di “compro oro” ignari, e l’uso improprio di strumenti di pagamento.

La prima parte di questa operazione, condotta lo scorso luglio, aveva portato all’arresto di due cittadini marocchini, entrambi residenti in Valcuvia, e all’applicazione delle misure cautelari disposte dalla Procura della Repubblica di Varese. Durante questa operazione, sono stati eseguiti diversi decreti di perquisizione, che hanno portato al rinvenimento e al sequestro di indumenti e strumenti utilizzati dai criminali durante i reati, una pistola ad aria compressa non regolarizzata, oltre a oggetti rubati e sostanze stupefacenti.

Nella mattinata di giovedì, con l’ausilio dei colleghi delle Stazioni di Cuvio e Luino e di un’unità cinofila del Nucleo Carabinieri di Orio al Serio, insieme alla collaborazione della Polizia Locale di Cuveglio ed Uniti, sono state applicate le misure restrittive emesse dal G.I.P del Tribunale per i Minorenni di Milano, portando all’arresto di due 17enni: uno originario del Bangladesh e un italiano. Entrambi sono ritenuti corresponsabili, a vario titolo, dei reati indagati anche dalla Procura di Varese.

Le indagini, avviate dopo la prima rapina avvenuta il 28 gennaio a Casalzuigno, hanno permesso di collegare gli altri reati, ricostruendo le dinamiche e le complesse relazioni tra i membri del presunto gruppo criminale, sia maggiorenni che minorenni.

Oltre alle persone già sottoposte a misure cautelari, altre sono coinvolte, in diversa misura e titolo, nei reati indagati, ma non sono state sottoposte a restrizione della libertà personale dalle autorità giudiziarie competenti.

La posizione di tutte le persone coinvolte, un totale di dieci tra maggiorenni e minorenni, sarà esaminata dalle autorità giudiziarie competenti durante i successivi procedimenti penali, così come quella degli ultimi due arrestati che sono stati trasferiti presso il carcere Beccaria di Milano.

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