La vicenda del bando per l’assegnazione della concessione del compendio sportivo di viale Geno sembra essere giunta al capitolo finale con l’ultima sentenza che ha stabilito il non luogo a procedere nei confronti di Giovanni Dato e della Pallanuoto Como. Tuttavia, le accuse, i sospetti e le polemiche non si sono ancora del tutto placati. Dato ha infatti accusato il Comune di Como di non avere fornito alcuni documenti richiesti dal proprio legale, che potrebbero fare luce sull’intera vicenda.

La sentenza di non luogo a procedere a carico di Pallanuoto Como non è stata impugnata, nonostante l’accusa di turbativa d’asta e falso ideologico per aver “ingannato” la commissione aggiudicatrice durante l’assegnazione del compendio sportivo. Pallanuoto Como ha richiesto alcuni documenti al Comune di Como, ma non ha ottenuto alcuna risposta, nemmeno dal sindaco Alessandro Rapinese che si era prodigato negli anni con video propagandistici sulla vicenda del compendio sportivo.

Questa vicenda ha danneggiato fortemente l’immagine di Pallanuoto Como e dei suoi rappresentanti, ed è di forte interesse pubblico. L’affidamento di un bene pubblico deve essere garantito da una trasparenza che pare essere stata sostituita da pressapochismo e propaganda. La vicenda non è finita e non si sa ancora se ci saranno ulteriori sviluppi giudiziari.

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