L’Emilia-Romagna sta affrontando una situazione di emergenza a causa del maltempo che si è abbattuto sulla regione da 48 ore. Le piogge hanno superato i massimi storici mai registrati in molte località, causando piene e frane che hanno portato alla morte di una persona e alla scomparsa di un’altra. Numerose sono state le evacuazioni, con circa 250 persone a Faenza, 60 a Castel Bolognese e Conselice, e altre con numeri inferiori. Cinquemila persone sono a rischio evacuazione in provincia di Ravenna, mentre le strade e le ferrovie sono bloccate soprattutto in Romagna. Anche l’aeroporto di Bologna e la stazione ferroviaria sono stati colpiti dal maltempo.

La Protezione Civile è al lavoro con il Centro operativo regionale aperto dalla scorsa notte a Bologna, così come le Sale operative unificate attivate dalle prefetture delle provincie di Bologna, Ravenna, Modena, Reggio Emilia e Forlì-Cesena. Anche i Centri operativi comunali, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono al lavoro per far fronte all’emergenza.

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per fare tutto ciò che serve per l’assistenza, il sostegno per i danni e rispondere alle conseguenze di quanto sta accadendo. Anche la Lombardia ha espresso la sua solidarietà alla popolazione emiliana e ha inviato la Colonna mobile regionale per supportare i gruppi di Protezione civile dell’Emilia-Romagna nell’attività di scouting.

La situazione rimane critica, ma la macchina della Protezione Civile è al lavoro per far fronte ai danni causati dal maltempo. È importante che la popolazione rimanga al sicuro e segua le indicazioni delle autorità competenti per evitare situazioni pericolose.

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