Il mondo dello sport è stato scosso da un brutto episodio accaduto domenica 23 aprile sul campo di calcio all’oratorio Don Bosco di Cassano d’Adda durante la partita del campionato giovanissimi che ha opposto Pierino Ghezzi B e Accademia Sovico Calcio. L’allenatore della società sovicese è stato protagonista di un comportamento violento che ha portato il giudice sportivo a infliggere una squalifica fino al 23 aprile 2028 e una proposta di radiazione dai ruoli federali.
Secondo il comunicato del comitato di Monza, l’allenatore è stato espulso al 30esimo del secondo tempo per doppia ammonizione, ma è rientrato nuovamente nei pressi dell’area tecnica davanti alla panchina della società Pierino Ghezzi colpendo ripetutamente con calci e pugni il calciatore della medesima società. Un comportamento inaccettabile che ha portato la madre del ragazzo ad avviare un’azione legale contro l’allenatore.
I genitori dei ragazzi dell’Accademia Sovico hanno preso le distanze dall’atteggiamento del loro allenatore, ma hanno anche raccontato la loro versione dei fatti. Secondo loro, l’allenatore è stato provocato dal portiere della squadra avversaria e ha avuto un momento di poca lucidità entrando in campo e dirigendosi verso colui che aveva mosso pesanti insulti nei suoi confronti. Purtroppo, proprio in quel frangente dalle offese si è subito passati all’aggressione fisica, il mister una volta giunto dinanzi la panchina avversaria ha cercato di sferrare un pugno, ma è stato bloccato e scaraventato a terra, colpito ripetutamente con calci e pugni, a tale azione punitiva si è aggiunto anche lo staff della società avversaria, mettendo in pratica una vera e propria mattanza.
I genitori condannano l’atteggiamento aggressivo e poco educativo da parte del mister della loro società, ma allo stesso tempo contestano le accuse rivolte ad una persona che è stata bersagliata con offese di tutti i tipi dal portiere che si era accomodato in panchina dopo essere stato sostituito. Infatti, l’arbitro avrebbe dichiarato che se l’episodio fosse accaduto ad inizio del secondo tempo, la sospensione della partita sarebbe stata inevitabile perché avrebbe dovuto espellere una decina di persone tra giocatori, allenatori e dirigenti della Pierino Ghezzi.
In conclusione, la giustizia, sia sportiva che legale, deve essere uguale per tutti, e ci auguriamo che episodi come questi non accadano più in futuro.