Le ricerche di Mario Conti, l’alpinista di 79 anni disperso a Mossini, sono proseguite anche ieri, ma da domani subiranno dei cambiamenti. Durante un incontro tenutosi in Prefettura nel pomeriggio di ieri, è stato deciso di modificare l’approccio alle ricerche. Non si tratterà più di operazioni di massa, come quelle svolte fino ad oggi con la partecipazione di oltre cento persone al giorno, ma si concentreranno sulle aree ancora non esplorate nella speranza di trovare qualche traccia dell’uomo. Finora, le ricerche di Mario Conti hanno coinvolto complessivamente 437 persone tra Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, volontari di Protezione Civile, Croce Rossa e Carabinieri. In alcune occasioni si sono uniti anche altri alpinisti, in particolare i soci dei Ragni di Lecco, gruppo a cui appartiene Conti. Durante le ricerche sono stati impiegati anche elicotteri della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, oltre a droni e unità cinofile specializzate nella ricerca in superficie. L’area coperta durante gli interventi di ricerca è stata di circa seimila ettari, delimitata da un perimetro di 46 chilometri, che comprende la casa di Conti a Mossini e l’intera zona circostante, incluso il torrente Mallero. Nonostante i cambiamenti nelle modalità di ricerca, l’impegno per ritrovare Mario Conti non verrà interrotto.

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