Innamorato follemente
Licenziati in tronco per aver aiutato un uomo: per fortuna nessuno vuole lavorare all’obitorio
Ero di fronte all’obitorio a fumare. Non capita mai che qualcuno cada per terra? Come dipendente comunale, ma anche come cittadino, ho il dovere di soccorrere. L’ho adagiato sul tavolo da biliardo che usiamo noi dipendenti. Non si poteva. Infatti, quando sono arrivati i sanitari, a) l’uomo non aveva nulla, b) i sanitari hanno fatto rapporto: “I dipendenti del pubblico obitorio hanno un biliardo nascosto”. Licenziati. Il Tar ci ha dato ragione e siamo stati reintegrati al lavoro. Ma non tutti vogliono farlo, giustamente.
Maurizio Milani, nato a Milano il 20 maggio 1961, vero nome Carlo Barcellesi, è un uomo innamorato. Diplomato alla terza media presso la Camera del Lavoro di Milano nel 1985, ha frequentato un corso serale a numero chiuso. Dopo il servizio militare, ha lavorato come sguattero in un hotel. Nel 1987 è arrivato ultimo al concorso “Riso in Italy”, un importante concorso a Roma per giovani. Ha fatto ricorso e ha vinto. Ha ricevuto uno sfratto, ma non ha riconosciuto la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. È fidanzato con Monica.
Questo episodio dell’obitorio ci mostra l’importanza di aiutare gli altri, anche quando sembra andare contro le regole o le convenzioni. Maurizio Milani ha dimostrato il suo impegno nel soccorrere un uomo in difficoltà, nonostante le conseguenze negative che ha subito. La sua storia è un esempio di altruismo e di coraggio, che dovrebbe ispirare tutti noi a fare la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore.