Durante tutto il mese di aprile, i Carabinieri della zona comasca hanno impiegato personale specializzato degli Squadroni Cacciatori eliportati di Calabria, Sicilia, Puglia e Sardegna per contrastare il fenomeno dello spaccio nei boschi. Questa iniziativa è stata presa anche a seguito delle numerose lamentele dei cittadini e degli amministratori locali che lamentavano l’impossibilità di vivere gli spazi aperti offerti dalle aree boschive a causa della presenza degli spacciatori.

I militari hanno effettuato controlli insieme ai Carabinieri delle stazioni di Appiano Gentile, Olgiate Comasco, Mozzate, Lomazzo, Inverigo, Lurate Caccivio, Faloppio e le unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Casatenovo. Insieme hanno rastrellato le folte aeree boschive per contrastare la presenza degli spacciatori.

Grazie ai controlli, sono state arrestate 3 persone e smantellati 18 bivacchi dei pusher, sequestrando stupefacente ma anche armi da taglio, nello specifico due machete e due coltelli, oltre a 2,8 mila euro di soldi contanti frutto dell’attività illegale. I controlli hanno interessato il Parco Pineta, il Parco Lura, e il Parco Sorgenti Lura.

Il Comando di Como ha spiegato che è stato un evento unico quello di fruire dei Carabinieri Cacciatori che, altamente preparati per operare in zone impervie e boschive alla ricerca di latitanti, si sono perfettamente integrati con i Carabinieri delle Compagnie di Como e Cantù, realizzando una mappatura di tutte le aree interessate.

Questa iniziativa ha dimostrato l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno dello spaccio nei boschi e garantire la sicurezza dei cittadini che vogliono godere degli spazi aperti offerti dalle aree boschive.

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