La morte di Juanita Castro, sorella dei dittatori di Cuba, è stata annunciata dalla giornalista María Antonieta Collins, coautrice del libro “Fidel y Raúl, mis hermanos. La historia secreta”. Nel libro, pubblicato 14 anni fa a Miami, Juanita racconta di aver collaborato con la CIA dopo il fallimento dell’invasione di Bahía de Cochinos nel 1961. Inizialmente schierata con i fratelli nel tentativo di rovesciare il dittatore Batista, Juanita perse ogni illusione dopo che Fidel conquistò il potere e trasformò Cuba in una dittatura. Diventò un punto di riferimento segreto per gli antirivoluzionari e si oppose a Che Guevara, accusandolo di aver mandato alla fucilazione decine di innocenti. Nel 1964, riuscì a fuggire in Messico grazie a un visto procuratole dal fratello Raul. Dopo essere diventata cittadina americana, aprì una farmacia a Miami e continuò a essere un’attiva anticomunista. Nonostante le divergenze politiche con i fratelli, Juanita fu profondamente colpita dalla malattia e dalla morte di Fidel nel 2016.

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