Aggressione selvaggia a Meda la notte di Capodanno: quattro giovani arrestati per tentato omicidio. Erano in quattro, tre minorenni e un ventenne, e avrebbero brutalmente aggredito un uomo di 34 anni di origine pakistana, lasciandolo privo di sensi e in una pozza di sangue in mezzo alla strada. Fortunatamente, un passante ha notato la vittima e ha chiamato i soccorsi, credendo che fosse ubriaco. Tuttavia, l’uomo presentava anche ferite da arma da taglio e le sue condizioni erano gravi, tanto da essere trasferito d’urgenza al Niguarda di Milano con una prognosi di 30 giorni.
L’aggressione è avvenuta a Meda e gli arresti sono stati effettuati questa mattina, 12 dicembre, nelle province di Monza e Brianza e di Como. I quattro giovanissimi sono accusati di tentato omicidio. Le indagini per identificare gli aggressori sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, acquisizione e analisi di registrazioni video e accertamenti tecnici sulla scena del crimine. Inoltre, le dichiarazioni di altri ragazzi presenti durante l’aggressione hanno contribuito all’identificazione degli indagati, nonostante inizialmente fossero intimoriti e reticenti.
L’arresto è stato eseguito dai militari della Compagnia di Seregno, su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Monza e del giudice per i minorenni di Milano, su richiesta della procura della Repubblica di Monza e della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Milano.
È un episodio di estrema violenza che lascia sgomenti e preoccupati. È importante che la giustizia venga fatta e che i responsabili di questo grave reato siano puniti secondo la legge. La società deve lottare contro l’odio e la violenza, promuovendo valori di rispetto e tolleranza verso tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine o religione.
Speriamo che la vittima possa riprendersi completamente e che questo episodio tragico sia un monito per tutti noi, affinché si lavori per costruire una società più inclusiva e pacifica. Non dobbiamo permettere che episodi di violenza come questo si ripetano. La violenza non può e non deve essere la risposta ai nostri problemi.