Trasporti: disagi per i pendolari sulla Milano-Chiasso
Ieri è stata un’altra giornata da dimenticare per i pendolari della linea Milano-Chiasso, con numerose corse saltate a causa di atti vandalici. E oggi e domani è previsto uno sciopero che potrebbe causare ulteriori problemi.
Ieri all’alba, i pendolari sono stati informati tramite l’app di Trenord che a causa di un atto vandalico alla linea elettrica, precisamente a Cadorago, si stavano verificando ritardi gravi, anche di oltre mezz’ora, sui treni in partenza già prima delle sei del mattino. Alcuni treni sono stati retrocessi a Camerlata e sono stati completamente cancellati corse fondamentali per i lavoratori come il treno delle 7.10 da Como Borghi e il Milano Cadorna delle 7.13.
I pendolari furiosi hanno scattato foto ai tabelloni delle fermate e le hanno pubblicate su Facebook, mostrando la cancellazione del treno Como lago delle 8.10, del successivo delle 8.40, del Milano Cadorna delle 8.51 e di quello delle 9.21. Insomma, un’altra debacle. E le stesse segnalazioni di disservizi si potevano leggere anche mercoledì. Questi disagi si verificano ormai quasi ogni giorno, con una frequenza difficilmente sopportabile per i lavoratori e gli studenti che si spostano verso la Svizzera e verso Milano.
Molti pendolari sono costretti a tornare a casa per prendere la macchina nonostante abbiano pagato abbonamenti a caro prezzo. Durante la tarda mattinata di ieri, è stata comunicata un’altra interruzione generica tra Milano Greco Pirelli e Sesto San Giovanni, che ha causato ulteriori ritardi per almeno sei treni diretti a Saronno, Lecco, Como e Chiasso. Alcuni treni sono stati retrocessi a Monza. Ma già al mattino, il treno delle 7.49 da San Giovanni viaggiava in forte ritardo. Anche l’altro ieri, i viaggiatori si sono lamentati per il treno delle 7.10 fermo a Chiasso a causa di un guasto e per il Tilo diretto a Lugano, che era in forte ritardo e con pochi vagoni.
Secondo il sito TreniPendolari del comitato dei viaggiatori lombardi, sulla direttrice S11 tra Milano e Chiasso, da inizio mese il 15% dei treni è stato cancellato, ovvero 65 corse in meno. Altre 253 corse, il 59,8% del totale, sono state in ritardo, con una media di dieci minuti di ritardo per ogni corsa.
Oggi, tra le 9 e le 17, i pendolari rischiano di subire nuovi disagi a causa di uno sciopero proclamato da alcune sigle sindacali. Il servizio ferroviario regionale, suburbano e di lunga percorrenza potrebbe essere colpito. Tuttavia, le corse durante le fasce di garanzia dovrebbero essere garantite. Per l’aeroporto di Malpensa, sono stati previsti dei bus sostitutivi. Anche domani, i sindacati di base intendono incrociare le braccia, nonostante il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, abbia ridotto lo sciopero a un massimo di 4 ore, come già accaduto a novembre. Tuttavia, l’Unione sindacale di base (Usb) ha fatto sapere che non accetterà le limitazioni. Questo sciopero, tuttavia, non dovrebbe coinvolgere Como e la provincia, poiché Asf e la funicolare non sono interessate.