Il gesto di Maurizio Beghè, autore della lettera, è stato commovente ma al tempo stesso tragico. Egli, infatti, sapeva che la sua ex compagna Chiara Musetti avrebbe cercato di fare del male a se stessa e ai loro figli. Proprio per questo motivo, ha deciso di scrivere una lettera in cui esprimeva il suo amore per i suoi bambini e la sua preoccupazione per la loro sicurezza.
La lettera è stata trovata nella casa di via Roma 67/A a Cremnago, dove Chiara Musetti ha tentato di uccidere i suoi figli e poi si è tolta la vita. La missiva di Beghè è stata un messaggio di speranza per i suoi figli, un modo per far loro sapere che, nonostante tutto, il loro papà li ama e che da lassù, insieme alla loro mamma, li proteggeranno sempre.
Maurizio Beghè ha dimostrato di avere una grande forza interiore e di amare profondamente i suoi figli. La sua lettera è un esempio di come l’amore possa superare anche le difficoltà più grandi, come la violenza domestica e la malattia mentale.
È importante che la società prenda atto di questi drammi e si faccia carico della tutela delle vittime e dei loro figli. La violenza domestica è un problema che riguarda tutti noi e che richiede un impegno costante da parte di istituzioni e cittadini.
La storia di Maurizio Beghè e Chiara Musetti è una storia triste e dolorosa, ma la lettera di Beghè ci ricorda che l’amore è più forte della violenza e che, nonostante tutto, ci sono persone che amano i loro figli più della loro stessa vita.