Udienza preliminare fissata per l’ex dirigente accusato di concussione e peculato

L’udienza preliminare a carico di Fabio Molinari, ex provveditore agli studi di Cremona ed ex dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, è stata fissata per il prossimo 13 giugno a Sondrio. L’uomo è accusato di concussione, induzione indebita, peculato e turbata libertà degli incanti.

Le indagini sull’ex dirigente sono iniziate a seguito di tre denunce presentate nei primi mesi del 2022 riguardanti un presunto utilizzo illecito di fondi pubblici. Molinari aveva lasciato il Provveditorato di Cremona nel luglio del 2021 dopo due anni di incarico.

Nell’udienza compariranno anche altre 37 persone, tra cui presidi, dirigenti scolastici e beneficiari di tirocini e borse di studio, accusati di peculato e induzione indebita. La procura valuterà la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Le parti offese sono 108, tra cui il Ministero, gli istituti scolastici e i professori vittime delle presunte concussioni.

Le accuse riguardano l’utilizzo di fondi pubblici per scopi privati e l’assegnazione illecita di incarichi di docenza. Secondo l’inchiesta, in cambio degli incarichi ricevuti, i beneficiari avrebbero versato parte dei compensi a un’associazione culturale riconducibile a Molinari. Le denunce presentate alle Procure di Sondrio, Cremona e alla Corte dei Conti fanno riferimento all’utilizzo dei fondi ministeriali per acquistare felpe, vino, materiale fotografico, un drone e un pianoforte dal valore di 2.000 euro.

I fatti contestati riguardano anche le ingerenze dell’ex dirigente di Sondrio nelle assunzioni del personale docente e l’uso di fondi pubblici per fini estranei a quelli istituzionali, come il pagamento di debiti personali di Molinari. Sono state contestate anche le relazioni consolidate tra l’ex dirigente e diversi giovani a cui erano stati promessi e assegnati illecitamente incarichi di docenza, borse di studio, stage e tirocini retribuiti presso gli istituti scolastici della provincia. Si è scoperto che Molinari avrebbe predisposto e attuato bandi pubblici ad hoc per i candidati da lui scelti in precedenza, inducendoli a versare parte dei loro compensi a un’associazione culturale a lui collegata in cambio dell’assunzione presso le scuole valtellinesi.

La guardia di finanza, coordinata dalla procura, ha analizzato una vasta documentazione, intercettazioni e comunicazioni di vario genere, sentendo numerose persone informate sui fatti.

Molinari era stato arrestato nell’ottobre dello scorso anno, ma in seguito gli arresti domiciliari gli erano stati revocati. Attualmente, l’ex dirigente è libero ma è sottoposto all’obbligo di dimora e è stato rimosso dall’incarico dall’Ufficio regionale di Milano.

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