La vigilia di Natale per la Polizia di Stato: un servizio dedicato alla comunità

Mentre molti si godono un momento di riposo durante la vigilia di Natale, c’è chi invece continua a lavorare per garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Sto parlando degli agenti di Polizia di Stato, che con passione e professionalità prestano il loro servizio anche durante questo giorno speciale. Le forze dell’ordine non si fermano mai e sono pronte a sacrifici e rinunce, come quella di non poter stare vicini ai propri cari durante le festività natalizie. “Per noi è fondamentale prestare servizio anche il 24 dicembre perché abbiamo il dovere di essere sempre presenti per i cittadini”, spiega il Commissario Capo delle volanti, Filippo Bosi. Soprattutto in quei momenti in cui una persona si sente un po’ più in difficoltà. Infatti, se per molti il periodo delle feste è allegro e spensierato, per altri può essere un momento di tristezza e solitudine. Sono tante le chiamate che arrivano per chiedere aiuto, e la solitudine è un sentimento molto forte in questi casi. Tra coloro che si trovano in difficoltà ci sono molte persone anziane che hanno perso i propri cari, ma anche coloro che hanno figli e nipoti lontani. Inoltre, Milano ha una forte presenza di extracomunitari che vivono per strada e che hanno bisogno di aiuto in questi momenti particolari.

Mentre molte persone si godono tavole imbandite, alberi di Natale illuminati e pacchi sotto l’albero, per altri queste immagini non esistono. Anzi, ci sono persone che chiamano la polizia per discussioni tra familiari. Talvolta il detto “parenti serpenti” non è del tutto sbagliato, sottolinea il Commissario. Questa non è la prima vigilia che trascorre al lavoro, infatti, l’anno scorso dovette uscire per un caso di giovani scappati dal Beccaria. Il lavoro per la Polizia di Stato non manca mai ed è per questo che è importante garantire un servizio 24 ore su 24, sette giorni su sette. I crimini più comuni riguardano piccole rapine in strada e furti con strappo, in cui vengono spesso rubate collane d’oro e cellulari. La città non è mai tranquilla, anche se c’è meno gente in giro. In questo periodo, i turisti si rivolgono spesso alle forze dell’ordine perché non conoscono alcuni aspetti della città e diventano facilmente vittime di furti e rapine da parte dei criminali.

Per gli agenti della Polizia di Stato, questo significa un lavoro extra, talvolta reso ancora più difficile a causa delle barriere linguistiche. Fortunatamente, molti colleghi parlano perfettamente l’inglese. Tra i crimini commessi durante la sera del 24 dicembre, c’è spesso una forte componente di situazioni di maltrattamenti in famiglia, legate al fatto che molti problemi si acuiscono durante il periodo natalizio. “Ricordo che quando studiavo diritto penale, il professor Mantovani fece uno studio criminologico evidenziando come il periodo delle feste si caratterizza, da un lato, per i suicidi e, dall’altro, per i reati familiari”, afferma il Commissario. Inoltre, i numerosi brindisi possono contribuire a creare situazioni di tensione. Il senso del dovere è fondamentale in questo antico mestiere. “Da diversi anni rinuncio alla cena della vigilia, tanto che ho organizzato con la mia famiglia una sorta di brunch mattutino. È la nostra colazione della vigilia”, racconta il Commissario. Infatti, non lavorerà solo la sera del 24 dicembre, ma anche il 25 e la notte di Capodanno. “O facciamo questa colazione o non ci vediamo più”, conclude sorridendo il Commissario Capo delle volanti della Polizia di Stato.

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