Un miracolo a Vendrogno: la nascita prematura di Sharon
Una storia straordinaria ha colpito il piccolo paese di Vendrogno, situato tra il lago di Lecco e la Valsassina. Ieri mattina, alle 7.12, la piccola Sharon è nata in casa, con soli 23 settimane di gestazione. Nessuno si aspettava questo lieto evento così presto, né la giovane mamma Silvia Zucchi, né il papà Cristian Vitali. Non avendo avuto alcun segnale del parto imminente, i genitori hanno chiesto aiuto ai soccorritori del 118. Tuttavia, quando gli operatori sanitari e i volontari del soccorso di Bellano sono arrivati, la piccola Sharon era già venuta al mondo.
Pesa poco più di mezzo chilo e misura meno di trenta centimetri di lunghezza. Attualmente è ricoverata in una incubatrice del reparto di Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, dove sia lei che la madre sono stati trasferiti d’urgenza con l’eliambulanza. Sharon sta lottando con tutte le sue forze per sopravvivere: resistere a soli 23 settimane di gestazione, quando il corpo non è ancora completamente sviluppato, è quasi un’eccezione. Il fatto che emetta i primi vagiti e respiri autonomamente è un vero e proprio miracolo.
Dalla Terapia intensiva neonatale del Dipartimento materno infantile del dottor Roberto Bellù dell’Asst lecchese, dove si occupano quotidianamente di bambini nati prematuri, affermano che questo è davvero un caso limite. I giorni in più o in meno di gestazione possono fare davvero la differenza. Saranno determinanti le prossime settimane per la piccola Sharon.
Il sindaco di Vendrogno, Leonardo Enicanti, commenta questa situazione delicata, dichiarando di essere vicino ai genitori in questo momento difficile. Ogni fiocco rosa è una benedizione per loro, visto che nel paese si registrano massimo 3 o 4 nascite all’anno.
È una storia di coraggio e speranza quella di Sharon, che continua a lottare per la sua vita. Tutto il paese è con lei e i suoi genitori, sperando che possa superare questa sfida e crescere sana e forte.