GALLARATE – Il reddito? Da attività definibili quanto meno “opache”. E’ per questo che un cittadino straniero residente a Gallarate si è visto negare il rinnovo del permesso di soggiorno. L’uomo ha impugnato la decisione davanti al Tribunale amministrativo della Lombardia che lo ha però rigettato.
Dimostrare che il proprio reddito deriva da un’attività cristallina (con regolare pagamento delle tasse) è infatti condizione necessaria per poter ottenere il permesso di soggiorno. Nella sentenza che dà torto al ricorrente i giudici del Tar scrivono che in sede di istruttoria è emerso che l’uomo “esercita la prostituzione in un appartamento sito a Gallarate, adescando i clienti a mezzo di annunci posti su siti internet per adulti”. Non esattamente il tipico lavoro in proprio.
E ancora: “lo stesso non aveva mai versato quanto dovuto all’Inps e all’erario in ordine all’attività di lavoratore autonomo (cartomante) asseritamente svolta, e che tale fatto fa giustamente ritenere che la sua attività “lecita”, quale cartomante, sia utilizzata come copertura all’esercizio della prostituzione”.
L’uomo ha negato di prostituirsi dichiarando di essere un cartomante e depositando, a dimostrazione, un modello Unico attestante l’importo della propria attività. Un importo a dire il vero bassissimo che mai gli consentirebbe di poter vivere dei propri guadagni a suon di tarocchi. Il Tar ha rigettato il suo ricorso dando ragione alla pubblica amministrazione: permesso di soggiorno negato.
La sentenza del Tribunale amministrativo della Lombardia conferma l’importanza di dimostrare un reddito legale e regolare per ottenere il permesso di soggiorno. Nel caso specifico, l’uomo non è riuscito a dimostrare che il suo reddito derivava da un’attività lecita e ha cercato di utilizzare la sua attività di cartomante come copertura per l’esercizio della prostituzione. Questo comportamento non è stato accettato dalla pubblica amministrazione e il permesso di soggiorno gli è stato negato.
La decisione del Tribunale amministrativo della Lombardia mette in evidenza l’importanza di svolgere un’attività legale e di pagare correttamente le tasse. Solo in questo modo è possibile ottenere il permesso di soggiorno e vivere legalmente nel paese di residenza. La prostituzione e altre attività illegali non sono considerate come fonte di reddito legale e non possono essere utilizzate per ottenere il permesso di soggiorno.
È fondamentale rispettare le leggi e svolgere un’attività lecita per poter vivere e lavorare legalmente in un paese straniero. Le autorità sono sempre attente a verificare l’origine dei redditi e a garantire che siano derivati da attività legali e regolari. Coloro che cercano di eludere le leggi e di svolgere attività illegali rischiano di vedersi negato il permesso di soggiorno e di dover affrontare conseguenze legali. È importante essere consapevoli di queste norme e rispettarle per vivere serenamente all’estero.