Grande incendio nel magazzino della Colacem di Caravate: operazioni di bonifica in corso
Dopo l’enorme spavento causato dall’incendio divampato nel magazzino della Colacem di Caravate, le operazioni di bonifica e messa in sicurezza stanno continuando. Lunedì 8 gennaio, un deposito utilizzato per lo stoccaggio di materiale di scarto utilizzato come combustibile per il cementificio è andato in fiamme. Il grande fumo nero generato dall’incendio era visibile anche a diversi chilometri di distanza, causando preoccupazione tra i cittadini di Caravate e dei paesi limitrofi a causa del possibile inquinamento dell’aria.
Il sindaco Nicola Tardugno ha spiegato a VareseNoi che i vigili del fuoco si stanno occupando delle attività di bonifica, recuperando i materiali bruciati e portandoli sul piazzale per poi ricoprirli d’acqua e metterli in sicurezza. Successivamente, un’azienda specializzata provvederà al loro corretto smaltimento.
Il sindaco di Caravate ha anche aggiunto che l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) ha rilevato livelli di diossina al di sotto della soglia di allarme. Un “naso elettronico” è stato posizionato nel territorio comunale di Cittiglio, in quanto la nuvola si è spostata in quella direzione, per monitorare la qualità dell’aria in questi giorni. I risultati saranno noti nei prossimi giorni.
La sindaca Rossella Magnani ha confermato che i rilevatori sono stati posizionati, concordato con Arpa e con il sindaco Tardugno. Sono ancora in attesa dei risultati delle prime analisi, ma le analisi di ieri pomeriggio erano buone, con livelli di inquinanti al di sotto dei valori di rilevabilità strumentale.
La sindaca di Cittiglio ha anche avuto una conversazione con il direttore della Colacem, il quale l’ha rassicurata sul fatto che il fumo che ancora esce dal capannone non è causato dalla combustione, ma è vapore generato dalla reazione caldo/freddo.
Per il momento, sia Magnani che Tardugno invitano la popolazione a seguire gli avvisi pubblicati ieri sera, anche in collaborazione con ATS Insubria, evitando di uscire di casa o dal luogo di lavoro, tenendo le finestre chiuse, limitando le attività all’aperto, sciacquando pelle, occhi e bocca in caso di esposizione diretta al fumo e contattando un medico in caso di malessere.