Tragico incidente stradale in Bergamasca: muore Pier Ernesto Pesenti
Un altro triste episodio si è verificato sulla strada in Bergamasca, il primo del 2024. Pier Ernesto Pesenti stava viaggiando sulla sua Bmw 1000 in direzione di San Giovanni Bianco quando si è verificato l’incidente fatale con una Polo, che gli è costato la vita, lungo la strada statale 470 della Val Brembana.
L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, giovedì 11 gennaio, intorno alle 15.30 tra San Giovanni Bianco e San Pellegrino Terme, all’altezza dello svincolo che porta alla stazione ecologica, poco prima della galleria.
Pesenti, 47 anni, amava le motociclette e i funghi. Era originario di San Giovanni Bianco e viveva con la sua compagna Simona in via San Carlo. In passato aveva lavorato come muratore e da tre anni faceva parte della squadra di operai della Comunità Montana Valle Brembana, dove era apprezzato come un lavoratore modello e sempre disponibile.
All’origine dell’incidente potrebbe esserci stata una manovra azzardata. Pesenti aveva molti amici che lo ricordano con affetto ed era conosciuto in paese: frequentava spesso la Caffetteria della Piazzetta, a pochi passi dal municipio di San Giovanni Bianco. Quattro anni fa era riuscito a sopravvivere a un altro grave incidente, ma questa volta, purtroppo, Pier Ernesto non ce l’ha fatta: l’impatto con l’automobile è stato troppo violento ed è morto sul colpo.
Le dinamiche dell’incidente sono ancora al vaglio dei carabinieri: secondo le prime ricostruzioni, riportate dal Corriere Bergamo, sembra che all’origine possa esserci stata una manovra azzardata o una disattenzione del 66enne alla guida della Polo, che è rimasto ferito ma non gravemente, mentre stava per entrare sulla strada statale uscendo dalla stazione ecologica.
La salma del 47enne è stata collocata nella camera mortuaria del cimitero di San Giovanni Bianco, a disposizione del magistrato che potrebbe richiedere ulteriori accertamenti. Pier Ernesto Pesenti lascia sua madre Pierangela, i fratelli Mirco e Michele e la compagna Simona.