La comunità di Saronno si è riunita questa mattina alle 10,30 presso la parrocchia della Cassina Ferrara per l’ultimo saluto ad Angelo Camnaghi, il 59enne che si è spento martedì 9 maggio dopo essere stato per nove anni in coma vegetativo. L’uomo è rimasto vittima di un tragico incidente nel luglio 2014, quando è stato investito da un’auto sulla statale 31 poco prima del confine con Rovello Porro. L’automobilista si era dato alla fuga senza prestare soccorso, ma è stato successivamente identificato e rintracciato dai carabinieri.

Angelo Camnaghi è stato ricoverato in prognosi riservata e non ha mai superato le conseguenze dell’incidente. Questa settimana si è spento dopo un aggravamento avvenuto a fine aprile. La parrocchia della Cassina Ferrara non è stata in grado di contenere tutti i saronnesi che hanno voluto rendergli omaggio.

Monsignor Maurizio Rolla, ex prevosto di Saronno, ha celebrato i funerali insieme al suo predecessore monsignor Angelo Centemeri e al cappellano dell’ospedale don Vincenzo Bosisio. Nel corso della celebrazione, monsignor Rolla ha ricordato come Angelo abbia affrontato la lotta per la vita senza subire, dimostrando una forza e un’attività che hanno sconvolto le vite di tutti coloro che lo conoscevano.

La moglie Katia ha parlato di Angelo come di un guerriero che ha insegnato loro che non bisogna mai mollare nella vita, anche quando arriva il momento di trovare la pace e la serenità. I figli Andrea e Matteo hanno letto un messaggio che ha commosso l’intera chiesa piena fino al sagrato.

Sono seguiti i messaggi dei familiari e degli amici di sempre, che hanno parlato di Angelo come di una roccia la cui forza usciva nelle lunghe distanze, come le maratone che amava fare. I Cicloamatori della Cassina Ferrara hanno voluto ricordare Angelo come l’ultimo scatto verso il cielo.

Dopo i ringraziamenti della moglie a tutti coloro presenti al funerale e “soprattutto a coloro che sono stati vicini alla famiglia in questi 9 anni”, monsignor Rolla ha letto il messaggio di papa Francesco, che ha ricordato il percorso di lotta e vittoria di Angelo e come lui e la sua famiglia saranno ricordati nelle sue preghiere e con una benedizione.

Sul sagrato, la comunità ha dato l’ultimo abbraccio alla famiglia Camnaghi, composta da parenti, amici, e coloro che hanno voluto esprimere la loro vicinanza alla famiglia provata dal lutto.

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