Un atto vandalico è stato commesso nella stazione sciistica di Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. Il bersaglio di questo gesto insolito è stato l’autovelox situato sul Passo Giau, che rappresentava una risorsa preziosa per l’amministrazione locale. Questo dispositivo, infatti, multava chiunque superasse il limite di velocità di 50 km/h, permettendo così all’amministrazione comunale di incassare circa mezzo milione di euro all’anno.

Il gesto di segare l’autovelox con un flessibile è stato compiuto da un automobilista evidentemente infastidito dalla sua presenza. L’atto vandalico è avvenuto nel pomeriggio del 10 gennaio, ma al momento l’autore rimane sconosciuto. Tuttavia, non è la prima volta che si verificano episodi del genere in Veneto. Negli ultimi otto mesi, infatti, ben nove autovelox sono stati oggetto di atti vandalici simili.

Le autorità sono ora sulle tracce del colpevole, sospettando che si tratti sempre della stessa persona. Su alcuni social media, questa presunta persona responsabile è stata soprannominata “fleximan”. La caccia all’uomo è in corso per identificare e fermare il responsabile di questi atti vandalici.

L’episodio solleva alcune riflessioni sulla questione degli autovelox e delle multe per eccesso di velocità. Da un lato, gli autovelox rappresentano uno strumento efficace per garantire la sicurezza stradale e dissuadere gli automobilisti dal superare i limiti di velocità. Dall’altro lato, però, sembra che ci siano persone che ritengono queste apparecchiature una sorta di “nemico” da abbattere.

È importante ricordare che il rispetto delle regole stradali è fondamentale per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Superare i limiti di velocità non solo mette a rischio la vita dell’automobilista stesso, ma anche quella degli altri utenti della strada. Le multe rappresentano un deterrente per evitare comportamenti pericolosi e irresponsabili alla guida.

Resta da vedere quali saranno le conseguenze di questi atti vandalici per l’amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo. Senza l’autovelox, le entrate derivanti dalle multe diminuiranno notevolmente. Sarà necessario trovare soluzioni alternative per garantire la sicurezza stradale e, allo stesso tempo, proteggere l’incolumità degli strumenti che ne sono deputati.

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