Selvaggia Lucarelli, la giudice di “Ballando con le stelle” famosa per i suoi tweet polemici e provocatori, si difende dalle accuse di aver creato una sorta di gogna mediatica nei confronti della ristoratrice trovata morta a Sant’Angelo Lodigiano.

Dopo la notizia del ritrovamento del cadavere di Giovanna Pedretti, titolare di una pizzeria a Sant’Angelo Lodigiano e protagonista di un caso mediatico legato a una presunta recensione omofoba e contro i disabili, Selvaggia Lucarelli ha espresso dubbi sull’autenticità della recensione tramite i social media. Tuttavia, la giudice non condivide la posizione di coloro che parlano di una gogna mediatica contro la ristoratrice.

Lucarelli spiega che la presunta gogna di cui si parla si è limitata ad un servizio di un telegiornale, un post sui social media e una storia su Instagram. La signora non è stata sommersa di insulti, ma non si è ancora riusciti a raccontare la verità completa, afferma Lucarelli su X.

La scrittrice e blogger prosegue sottolineando che in questa triste vicenda ci sono tre protagonisti: a) una persona che purtroppo ha pensato di inventare una storia sfruttando gay e disabili per finire sui giornali; b) i giornali che non hanno verificato la veridicità di uno screenshot così falso da essere persino ingenuo e hanno riempito le prime pagine con lodi e interviste alla signora, dandole un’enorme e sproporzionata popolarità in poche ore; c) una persona che, per amore della verità, ha smontato la storia e ha spiegato che era falsa.

“Trovo interessante che, purtroppo, la persona di cui non sappiamo nulla si sia suicidata e qualcuno ritenga responsabile la terza persona”, conclude Selvaggia Lucarelli.

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