Tentativo di rapimento di una bambina di due anni: salvata dalla fuga del padre in auto. Il colpevole è stato arrestato dalla polizia e portato alle Rems di Castiglione.

Un individuo ha tentato di rapire una bambina di soli due anni dall’auto di suo padre, ma è stato fermato grazie alla fuga del genitore che ha allontanato la piccola. L’episodio è avvenuto alcuni giorni fa nel parcheggio dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, dove la bambina si trovava con il genitore.

Tutto è accaduto in pochi istanti. Il padre aveva appena assicurato sua figlia sul seggiolino dell’automobile e, appena salito a bordo, stava per mettere in moto e partire. Proprio in quel momento, però, il soggetto si è avventato sull’auto, ha aperto la portiera e ha cercato di “impossessarsi” della piccola sollevandola dal seggiolino.

La bambina si è salvata solo perché era correttamente assicurata al seggiolino con le cinture di sicurezza e perché il genitore, di fronte a tale minaccia, è fuggito in auto con la portiera ancora aperta per allontanarsi dal colpevole e mettere in salvo la piccola.

Una volta al sicuro, il padre si è fermato e ha lanciato l’allarme. Gli agenti della Volante della polizia sono giunti in pochi istanti e sono riusciti a fermare il colpevole in viale Oslavia, a breve distanza dall’ospedale. Si tratta di un 36enne di nazionalità nigeriana, irregolare sul territorio nazionale e con diversi precedenti penali.

Quando è stato fermato, stava creando caos lungo la strada cercando di bloccare il normale traffico di auto e bus vicino al passaggio a livello. Al momento dell’approccio degli agenti, il soggetto ha reagito in modo violento e ha aggredito gli agenti, ferendoli lievemente entrambi.

Dopo essere stato fermato, il colpevole è stato portato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Mantova ed è stato denunciato per tentato sequestro di persona, resistenza e violenza ai danni di un pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

Dopo l’accaduto, la Squadra Mobile della Questura ha avviato un’indagine sull’episodio. È emerso che il 36enne era già ricoverato per gravi problemi psichiatrici presso l’ospedale di Pieve di Coriano (Borgo Mantovano).

In seguito a tali accertamenti, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Mantova ha emesso un’ordinanza di applicazione provvisoria della misura di sicurezza del ricovero in casa di cura e custodia e, di conseguenza, il 36enne è stato trasferito alle Rems di Castiglione delle Stiviere, ovvero l’ex ospedale psichiatrico-giudiziario.

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