Il presidio sanitario di Merate ha un nuovo primario, ma mancano gli psichiatri e il reparto di Psichiatria dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate non riaprirà più i battenti. Il nuovo direttore della Struttura complessa di psichiatria dell’Asst di Lecco è Roberto Nava, che arriva dall’ospedale San Gerardo di Monza. Nonostante il reclutamento del nuovo primario, il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura del nosocomio brianzolo è clinicamente morto, sia perché i tentativi di arruolare gli specialisti necessari sono falliti, sia perché non servirebbe poiché i posti letto dedicati all’Alessandro Manzoni del capoluogo sono sufficienti. Nonostante ciò, la Psichiatria del nosocomio di Merate è prevista nel Piano organizzativo aziendale strategico (Poas), il documento di indirizzo di politica sanitaria regionale approvato al Pirellone. Inoltre, in seguito al lockdown da Covid, le persone che soffrono di disagi psichici sono aumentate: in un anno sono stati seguiti più di 5mila pazienti, il 10% complessi e quasi 1.500 nuovi; sono state erogate 70mila prestazioni. Nel 2022 gli specialisti della Neuropsichiatria Infantile hanno preso in carico 405 ragazzi tra i 12 e i 18 anni; gli adolescenti ricoverati per disturbi psichiatrici sono passati dai 43 del 2020 ai 69 dei primi 4 mesi del 2023. C’è preoccupazione pure in Pronto soccorso, dove non possono più contare sulla consulenza e la presenza di psichiatri per assistere pazienti problematici. La situazione è stata denunciata dai consiglieri del gruppo di minoranza Cambia Merate! e dai Dem della Brianza e lecchesi, che definiscono la chiusura della psichiatria un’accanimento verso l’ospedale di Merate e una grave perdita per il territorio e le famiglie alle prese con le problematiche di salute mentale. Il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, si è detto preoccupato e cercherà di capire la situazione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui