Statuette in ecstasy: il trucco dei narcotrafficanti

Un traffico di droga insolito è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Varese, che ha sequestrato delle statuette raffiguranti idoli e animali interamente composte da droga sintetica. Il trucco è stato ideato da un narcotrafficante e da un orafo milanese, accusati di inviare pacchi di Mdma in Australia e Stati Uniti.

L’inchiesta è partita con il sequestro di un pacco alla dogana tedesca contenente Mdma, spedito da un albanese residente nel Varesotto. Successivamente, sono state passate al setaccio tutte le precedenti spedizioni effettuate dal mittente, individuando l’invio di 61 chilogrammi di droga, 9 dei quali sequestrati negli Stati Uniti.

Lo stratagemma utilizzato era quello di pressare la droga per creare statuette di varie forme, come orsetti, sagome di Buddha e colonnine raffiguranti vari animali, totalmente composti da Mdma, con l’obiettivo di aggirare i controlli. Inoltre, venivano utilizzati di volta in volta diversi nominativi e uffici postali sparsi nelle province di Milano, Novara e Varese. Il denaro provento dei traffici veniva accreditato su conti aperti presso money transfer o “cambiato” in cripto valute.

Il presunto trafficante è stato fermato a Malpensa, mentre stava per imbarcarsi su un volo per Bangkok, in Thailandia, con 1.000 euro in contanti. Con lui è stato anche arrestato un insospettabile orafo milanese, accusato di aver custodito tutta la sostanza invenduta, nascosta assieme alle altre polveri utilizzate in laboratorio per la fusione dei metalli preziosi.

La sostanza è stata identificata e sequestrata grazie al fiuto del cane detective Jack. L’orafo è stato portato in carcere a San Vittore. La merce trattata dalla coppia ha portato a creare un giro d’affari di circa 10 milioni di euro. Con quei 61 chili di stupefacente si possono sintetizzare 500.608 pastiglie di ecstasy, messe in vendita al costo di 20 euro l’una.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui