In una serata controllata, la Polizia di Stato ha effettuato 116 controlli su persone e 10 attività a Legnano. Si tratta dei dati relativi al servizio straordinario di prevenzione e controllo del territorio svolto dalla Polizia di Stato, dal pomeriggio di venerdì 26 gennaio fino all’una di notte. Le attività di monitoraggio del territorio sono state mirate ed attente sia nella zona del centro che in periferia.
In particolare, gli agenti, guidati dal dirigente Ilenia Romano e supportati dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia, nel pomeriggio si sono recati nelle aree della città in cui si verificano maggiormente episodi di microcriminalità e consumo di sostanze stupefacenti. Di sera, i poliziotti, insieme al personale della Polizia Amministrativa del Commissariato, hanno setacciato l’area commerciale Cantoni, la Stazione Ferroviaria e l’oltre stazione, piazza Don Sturzo, Piazza Mocchetti, via Pontida, monitorando le zone segnalate di recente dai cittadini e dai comitati di ascolto.
Complessivamente sono state controllate 116 persone, italiane e straniere, di cui 41 risultate positive. Sono stati controllati anche 10 esercizi pubblici, di cui 5 sottoposti a controlli amministrativi, di cui 3 soggetti ad ulteriori accertamenti per violazioni amministrative. Le attività commerciali controllate si trovavano in largo Tosi, piazza Butti, piazza del Popolo, via XIX Maggio, via XX Settembre, via Pontida, via Cristoforo Colombo, via Novara e Via Pietro Micca. Inoltre, i poliziotti hanno segnalato un uomo di origine tunisina al Prefetto per uso personale di stupefacenti, sequestrando 1,28 grammi di Hashish.
In particolare, all’interno dell’area commerciale Cantoni, vicino all’Esselunga, gli agenti, insospettiti dalla presenza di un gruppo di persone che cercavano di eludere i controlli, hanno accompagnato in Commissariato 3 stranieri sprovvisti di documenti e senza fissa dimora. Dopo i rilievi fotodattiloscopici, è emerso che si trattava di tunisini di età compresa tra i 22 e i 24 anni, irregolari e con precedenti. Due di loro, già affetti da provvedimenti di espulsione, sono stati indagati in stato di libertà per inottemperanza all’ordine del Questore e sono stati accompagnati alla Questura di Milano per ulteriori trattamenti da parte dell’Ufficio Immigrazione.